L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul calciomercato del Palermo che sta continuando l’opera di sfoltimento con le cessioni di chi finora ha trovato poco spazio nello scacchiere titolare di Corini, ma soprattutto di tutti coloro che erano in rosa dalla D fino alla cavalcata fino in B.
Edoardo Lancini potrebbe essere l’ultimo della lista. Con la sua imminente cessione al Cesena il Palermo volta definitivamente pagina e guarda dritto al futuro. Lancini, infatti, era l’ultimo superstite della squadra, nata dalle ceneri del vecchio Palermo, che dalla D ha iniziato la scalata alla serie B. Un sfilza di giocatori della quale facevano parte anche i vari Accardi, Floriano, Doda, Crivello e Peretti che hanno lasciato la società rosanero in questa ultima sessione di mercato.
Cessioni più o meno dolorose quelle che il Palermo ha fatto in questi primi giorni della sessione del mercato invernale che servono per liberare caselle per rinforzare la squadra. Ed è su questo fronte che sta lavorando il direttore sportivo Leandro Rinaudo. Mentre la squadra sta completando il ritiro di Roma come tappa di avvicinamento alla ripresa del campionato di sabato 14 gennaio contro il Perugia, Rinaudo continua a battere le piste più calde per consegnare a Corini una squadra più competitiva di quella che ha finito il crescendo il girone di andata e guarda con ottimismo alla seconda parte del troneo.
Arrivato il difensore uruguayano Orihuela, adesso si guarda alle oltre operazioni possibili. I nomi e i ruoli sono sempre gli stessi: si va da Azzi del Modena sul quale si sono mosse però un paio di squadre di serie A a Listkowski del Lecce che Corini ha già avuto in formazione in passato. Tutino, Seck sono alcuni dei nomi che si fanno per rinforzare l’attacco mentre perde di consistenza la suggestiva ipotesi di un ritorno di Nestorovski.
Calciomercato Palermo, tre club sulle tracce di Lancini