Lancini: «Non bisogna mollare. Voglio tornare in campo al più presto»
Intervenuto ai microfoni della società rosanero, il difensore del Palermo Edoardo Lancini ha parlato in merito all’emergenza Coronavirus: «Sto vivendo questo periodo con grande preoccupazione, i miei genitori abitano in provincia di Brescia ad Urago d’Oglio, sono sempre in contatto con amici e parenti e fortunatamente stanno tutti bene. Nessuno era pronto ad una situazione simile, personalmente mi dispiace essere lontano dai miei cari, ma adesso più che mai non bisogna mollare e fare ancora uno sforzo restando ognuno a casa propria. Gli insegnamenti del calcio mi hanno aiutato ad affrontare queste difficoltà con disciplina e forza mentale. C’è sempre il timore che il contagio del virus possa degenerare al Sud come è successo al Nord, ma la speranza è che tutto ciò possa finire al più presto e che il sacrificio di chi è stato colpito direttamente da questa tragedia non sia stato vano. E’ fondamentale rispettare le regole, per proteggere noi stessi e chi è più vulnerabile. C’è tanta voglia di tornare alla vita normale, anche se all’inizio credo che saremo condizionati e diffidenti, magari ci vorrà del tempo ma certamente ognuno di noi resterà segnato da questa esperienza». Il giocatore continua: «Mi reputo un ragazzo tranquillo, mi piace stare in casa anche se è ovvio che non vedo l’ora di poter riassaporare la libertà all’aria aperta. Mi mancano la mia fidanzata Paola ed i miei amici, ogni giorno mi sento al telefono con il mio caro amico Andrea Orlandi che vive a Barcellona. Sono fortunato perché abito insieme a Martinelli, abbiamo un bellissimo rapporto, se fossi stato da solo sicuramente sarebbe stata più dura. Con i compagni di squadra ci sentiamo ogni giorno sul nostro gruppo WhatsApp, non è facile stare lontani perché sono una seconda famiglia. Mi diverto a seguire le dirette Instagram, in questo Pelagotti è il numero uno, quando appenderà i guantoni al chiodo potrebbe avere un futuro da showman. Sto leggendo molti quotidiani sportivi per tenermi informato sulle conseguenze di questa emergenza sul mondo del calcio, dispiace constatare che anche in un momento triste come questo non si perde occasione per scatenare polemiche di ogni tipo. Dal canto nostro tutto ciò non ci riguarda perché ci sentiamo protetti, abbiamo il privilegio di avere alle spalle una Società forte, competente ed ambiziosa. Il nostro club ha un’organizzazione ed un management da Serie A. Oltre le competenze professionali c’è molta umanità, dal magazziniere al presidente Mirri che ci vuole bene come figli e siamo sempre nei suoi pensieri. E’ stata una piacevole scoperta per me, mentre le grandi qualità dei direttori Sagramola e Castagnini le conoscevo da tempo: a tal proposito voglio dedicare un pensiero speciale per il nostro direttore sportivo, che pochi giorni fa ha perso la sorella. Dentro lo spogliatoio il nostro è un gruppo forte ed unito, sono convinto che in futuro possa dimostrare il proprio valore anche in categorie superiori». Per concludere, il difensore ha dichiarato: «Ad emergenza superata spero si trovi una soluzione per terminare sul campo la stagione ovviamente con la garanzia di poter disputare le gare in totale sicurezza. Sogno di poter indossare la maglia rosanero al più presto, giocare le ultime otto gare e vincere il campionato, per noi e per i nostri meravigliosi tifosi. E’ tutto quello che voglio. Sono orgoglioso di essere un calciatore del Palermo».