L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Lancini e Marconi, in scadenza e in attesa di segnali dalla società.
Un muro da tirare nuovamente su. La coppia centrale del Palermo, quella che ha guidato una difesa da zero gol subiti nelle ultime quattro partite di play-off, è giunta all’ultima settimana di contratto. Dal 1° luglio, sia Lancini che Marconi saranno liberi di firmare per un’altra squadra, sebbene la priorità di entrambi sia quella di restare in rosanero, dopo aver conquistato la promozione in Serie B. Il primo vuole chiudere un cerchio, perché aveva sposato la causa del club accettando di ripartire dai dilettanti, dopo l’esperienza in cadetteria a Brescia.
Il secondo dà priorità assoluta ad una chiamata da viale del Fante, pur avendo diversi estimatori in Lega Pro pronti ad ingaggiarlo. Il richiamo di una stagione da protagonisti alla corte di Baldini, però, è forte. Soprattutto con la conferma in panchina del tecnico che ha affidato loro le chiavi della retroguardia e che di stravolgimenti della squadra non ne vuole sentir parlare. Anche con una proprietà diversa. Da quel «trittico» di pareggi deludenti in campionato, contro Fidelis Andria, Potenza e Paganese, la scelta sui centrali difensivi è stata netta.
Lancini, da allora, ha saltato solamente una partita (il ritorno della semifinale play-off con la Feralpisalò) per squalifica, venendo sostituito due volte: una a Salò, da ammonito e con un rigore causato, e l’altra nella finale di ritorno col Padova, sempre da ammonito e col risultato ormai praticamente in ghiaccio. Per quanto riguarda Marconi, invece, da quel tris di pareggi sottotono sono arrivati giusto 18 minuti di «riposo», a metà secondo tempo nell’ultima giornata di campionato contro il Bari. Per il resto, Baldini lo ha sempre schierato titolare e non lo ha mai tolto dal terreno di gioco, con risultati sotto gli occhi di tutti. Perché nella vittoria in finale col Padova, l’apporto del centrale ex Monza è stato a dir poco decisivo. Basti pensare al salvataggio sulla linea nel match d’andata, quando ancora l’esito del doppio confronto era in bilico.
La coppia Lancini-Marconi, proprio nei play-off, ha alzato l’asticella del proprio rendimento nel momento clou. Il Palermo, di fatto, non subisce gol da quattro partite consecutive e la difesa rosanero si presenterà al primo appuntamento ufficiale della nuova stagione con un’imbattibilità che dura da 378 minuti, grazie soprattutto ai suoi centrali, che però aspettano ancora una chiamata per la conferma alla corte di Baldini. È tutto il pacchetto difensivo, però, ad essere in attesa di garanzie: Accardi si trova nella stessa situazione dei due «colleghi» di reparto, mentre Perrotta ha già salutato la squadra (anche ieri un post su Instagram per ringraziare i compagni Soleri, Brunori e Massolo) e farà rientro a Bari, una volta concluso il prestito. Il muro che non subisce gol da quattro partite ha bisogno di qualche mattone, ma non per forza nuovo. I punti di partenza (Buttaro e Giron, con Massolo tra i pali) non mancano. Quelli da aggiungere, il Palermo, potrebbe trovarli già in casa.