Attraverso le colonne de “La Gazzetta dello Sport” Ignazio Arcoleo ha pubblicato una sua analisi sul momento del Palermo, in particolare su Tedino e sull’attacco dei rosanero. Ecco quanto si legge:
“Il Palermo si prepara alla difficile trasferta di Foggia. Ed è proprio dal prossimo avversario che voglio prendere spunto, per dirimere una questione che ha animato le ultime due settimane: quella dello schieramento offensivo. Sono in tanti a pensare che adesso Tedino dovrà utilizzare Puscas e Nestorovski, visto che il macedone è rimasto. Purtroppo, nel calcio non c’è una regola scritta e non sempre più punte in campo sono sinonimo di gol e successo. Prendiamo proprio il Foggia, che ha demolito il Carpi all’esordio per poi naufragare contro il Crotone. Nella prima partita Grassadonia ha schierato tre difensori, cinque centrocampisti e due attaccanti. A Crotone, invece, è passato al 3-4-2-1, perdendo qualcosa in mezzo al campo. La sconfitta per 4-1 è la dimostrazione che nel calcio i movimenti collettivi vanno codificati. Una squadra rinnovata nel suo organico non può cambiare uomini e schemi di gioco da una settimana all’altra senza pagare dazio, in particolare in questafase iniziale, soprattutto il Foggia che deve recuperare 8 punti di penalizzazione. Veniamo alle scelte di Tedino. Prima di operare cambiamenti bisogna pensarci bene, per non snaturare equilibri. Occorre lavorare in modo certosino e costante su tutti i piccoli dettagli della tattica. Quando un esterno di centrocampo s’inserisce in attacco, per esempio, i tre difensori devono scalare verso la palla insieme ai due centrocampisti centrali, per preparare le chiusure preventive. Il calcio è materia opinabile e tutte le idee sullo schema d’attacco, con uno o due trequartisti, con due punte, o una punta centrale, possono essere prese in seria considerazione, ma a una sola condizione: che i protagonisti si mettano a disposizione. Falletti, Trajkovski, Puscas, Nestorovski e Moreo, sono giocatori di buon livello, ma spetta a loro il duro lavoro iniziale di pressing sul giro palla difensivo avversario. Per fare questo, devono essere in forma strepitosa, così come tutti gli altricompagni. Il successo delle scelte tattiche e tecniche di Tedino dipenderà dalla forma fisica, dall’applicazione mentale, dalla rabbia agonistica, e dalla sete di vittoria dei suoi giocatori”.