L’ex allenatore del Palermo Ignazio Arcoleo fa la sua consueta analisi sui rosanero. Il tecnico parla della brutta sconfitta maturata venerdì contro l’Empoli e della prossima sfida contro il Foggia. Arcoleo spiega anche come poter fare per non prendere gol dal Foggia. Di seguito quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”:
“La sconfitta di Empoli porta con sé la consapevolezza di dover lavorare sul piano psicologico. E’ necessario mantenere altissime le soglie della concentrazione per limare i dettagli della tattica e della tecnica, determinanti ai fini della vittoria finale. Mi riferisco, per esempio, alla mancata osservanza del rispetto delle diagonali difensive, aspetto infallibile fino alla gara di venerdì. La concentrazione è tutto nell’applicazione dei dettagli che, alla fine, si rivelano decisivi. Dal momento che quasi tutti i giocatori mettono in pratica gli stessi schemi di gioco, risulta evidente che il risultato di una partita dipenda dalla velocità di esecuzione e dalla capacità di prevenzione in accordo con i principi fondamentali della tattica. In questo contesto, incidono molto le giocate estrose dei giocatori di talento che eludono gli avversari e creano superiorità numerica vincente. I ragazzi di Tedino nel corso di questa stagione hanno applicata molto bene questa impostazione tattica. Un percorso di crescita costante è fatto anche di pause fisiologiche per poi riprendere a salire sempre più in alto. Un piccolo stop serve per riflettere, mettere a posto gli ingranaggi e ripartire con maggior umiltà e concentrazione. Tedino chiederà ai suoi giocatori di recitare il copione adatto alle loro caratteristiche. Si è discusso molto dell’astinenza delle punte e se dipenda dalla posizione di Coronado, che per alcuni dovrebbe tornare sulla trequarti. Al di là delle possibili soluzioni tattiche che Tedino adotterà, sono convinto che il brasiliano tornerà più forte di prima e darà alla squadra quel tasso di estro e fantasia necessario per scardinare le difese avversarie. A prescindere dallo schema tattico, sarà l’interpretazione del ruolo da parte dei singoli a fare la differenza. Io mi aspetto determinazione da parte di Coronado e dello zoccolo duro della squadra per cancellare questo passo falso. Il Foggia è una squadra diversa da quella vista all’andata. Gioca in modo propositivo con un 3-5-2, che diventa con la difesa a cinque in fase difensiva pura. Sarà determinante alzare i ritmi del pressing e la difesa, per tenere lontani da Posavec gli attaccanti Nicastro e Mazzeo. Perché occorre estro e fantasia per scardinare le difese chiuse e giocatori rapidi e veloci che sappiano rispettare i tempi di inserimento fra le linee difensive avversarie”.