L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha riportato l’analisi di Ignazio Arcoleo in merito al momento rosanero:
“Il ritiro servirà a ritrovare quel gioco che aveva caratterizzato l’ascesa alla vetta e per una attenta analisi tecnica e tattica sugli erroricommessi. Due aspetti importanti nelle ultime due sconfitte: l’equilibrio nelle fasi di gioco. Foggia e Perugia si sono difese con ordine per ripartire con velocissimi contropiedi. Bisogna ritrovare i giusti sincronismi dell’onda elastica difensiva, le chiusure preventive, le veloci scalate in diagonale e la corretta comunicazione fra i difensori, cioè i pregi della prima parte del torneo. L’impianto di gioco di Tedino è fluido, ma ha bisogno di maggiore velocità in giro palla e verticalizzazione. L’allenatore sta lavorando, di certo, per ritrovare la compattezza tra i reparti che serve a recuperare il pallone e inserirsi in attacco. Per questo ci vuole il miglior Coronado e se l’allenatore pensa di riportarlo sulla trequarti, lo farà per dare imprevedibilità all’azione offensiva. Servirà per la qualità nei cross di Rispoli e Aleesami. Ma le punte devono tenere la palla dando il giusto tempo di inserimento in attacco ai compagni che si inseriscono in sovrapposizioni dalle retrovie. Tedino chiederà una difesa più alta possibile per un pressing ultra offensivo che ben si addice alle caratteristiche fisiche e tecniche dei suoi centrocampisti. Rubando palla possono trovare autostrade libere per fare gol, così come già successo spesso.Il pressing unito alle giocate estrose di Coronado, alla poderosa spinta degli esterni, e al vizietto del gol dei centrocampisti possono essere le chiavi per uscire dalla crisi. Ma la cosa più importante è aver capito che bisogna tenere altissima la soglia dell’attenzione sino alla fine per non commettere più i grossolani errorinella gestione della partita, come è accaduto nelle ultime due gare. Il corretto uso dell’onda elastica difensiva e un’attenta e scrupolosa applicazione delle chiusure preventive sono le armi più appropriate e preferite da Tedino per rilanciare in alto la squadra. Prevedo una Pro Vercelli costretta a impostare gioco dalle retrovie perché costrettaa vincere, se il Palermo applicherà bene quanto chiesto da Tedino, cioè di pressare alto e di inserirsi in attacco con corse in sovrapposizioni al compagno che conquista la palla, allora si potrà riparlare di lotta per il vertice”.