L’analisi di Ignazio Arcoleo: “Palermo aggrappato a 5 calciatori. Contro l’Ascoli «il nuovo» inizio”
“Si volta pagina. Dopo la vittoria della compattezza e della determinazione. Contro l’Ascoli giocando un secondo tempo strepitoso, il Palermo ha spazzato via le nubi nere sopra il Barbera con quei valori che Tedino in modo sapiente ha riesumato nelle menti dei suoi giocatori, nell’intervallo, nel momento più difficile del suo primo campionato di B, riuscendo a toccare i tasti giusti. La rimonta contro l’Ascoli ridà autostima e convinzione a tutto il clan rosanero per vincere il campionato. Soprattutto a Tedino che ha ripagato, così, la fiducia riposta in lui da Zamparini. L’allenatore ha ritrovato i suoi uomini migliori: Coronado, Rispoli e Nestorovski. Ha chiesto al brasiliano di fare come i grandi numeri 10 che sfornano assist vincenti giocando a due tocchi, mantenendosi lucidi ed esplosivi sul limite dell’area avversaria, lasciando ai gregari il compito di portare palla avanti dalle retrovie. Perché dai giocatori di qualità come lui si pretende la giocata estrosa e vincente e la magia di Coronado ne è la riprova. Rispoli ha messo forza e carica agonistica con una doppietta da sogno. Nestorovski ha scaricato sulla punizione vincente tutta la sua rabbia e la voglia di affermarsi. La squadra è stata brava a tenere i reparti compatti ed equilibrati. Dal mio punto di vista, Tedino ha trovato, col suo umanissimo carisma, la chiave di volta per gestire al meglio le risorse tecniche, fisiche e mentali dei suoi giocatori, così come ha ben fatto fino alla sosta. Per me, è il segno di un nuovo inizio. E quando tutti i giocatori troveranno la forma migliore, il Palermo potrà risalire in fretta perché Coronado, Rispoli, Nestorovski, Chochev e Jajalo, hanno qualità, forza e personalità importanti per il calcio che conta. Contro il Parma, squadra solida e compatta, occorre giocare la partita perfetta, dal punto di vista tattico, prestando massima attenzione nella fase difensiva e sulle palle inattive che i ducali sfruttano bene. Le squadre giocano la terza partita in sette giorni e non avranno tantissima forza sulle gambe e la necessaria lucidità. Tedino, lo sa e chiederà a Coronado e Nestorovski di sfruttare al massimo le ripartenze in campo aperto con rapidi fraseggi in velocità”. Questa l’analisi di Ignazio Arcoleo pubblicata sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.