L’analisi di Ignazio Arcoleo: «Nestorovski che recupera posizione di Rispoli. Così si vincono i campionati»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha riportato l’analisi di Ignazio Arcoleo in merito al momento dei rosanero. Ecco quanto si legge:
“Una caratteristica spicca più delle altre nel Palermo ancora imbattuto di Tedino: il pragmatismo. I rosanero finora si sono distinti per la concretezza e la capacità di saper approfittare dei momenti positivi e degli errori avversari. Non è una roba di poco conto, specie all’inizio del campionato, quando le squadre non sono al top. Immagino cosa può diventare il Palermo quando Tedino avrà tutti gli uomini a sua disposizione e i ragazzi avranno modo di mettere in pratica il tipo di calcio che l’allenatore sta insegnando loro. L’ho detto a bocce ferme e lo ribadisco: il Palermo ha tutto per vincere questo campionato. Il fatto di aver conquistato 12 punti in 6 partite, pur senza aver prodotto un gioco spumeggiante, è un grande pregio. Oggi però, quello che salta all’occhio è soprattutto la graniticità del gruppo, in termini morali prima che tecnici. E questo è un aspetto che vaal di là del risultato e della prestazione dei singoli. Una squadra per diventare una grande squadra deve pensare da gruppo, vale per la Juve e per il Palermo. Serve umiltà anche quando affronti avversari più deboli che non hanno nulla da perdere (come la Pro Vercelli),serve voglia di lottare su ogni pallone, serve unità di intenti tra la società, lo staff tecnico, i giocatori e tutti gli elementi che gravitano attorno alla squadra. È nel Palermo questo spirito traspare. Non era facile mettere sotto il Foggia dopo aver subito per un tempo intero. Non era facile ribaltare il risultato con la Pro Vercelli. Sono convinto che il primo successo di Tedino e del suo staff sia stato proprio questo: riuscire a creare un gruppo coeso, sano moralmente, dedito al sacrificio, che ha bene in mente quale sia il suo obiettivo. Cito due esempi a mio modo di vedere emblematici: contro il Perugia Posavec è uscito tra i fischi a fine primo tempo, per quell’erroraccio su Buonaiuto. Il ragazzo ha lasciato il campo a capo chino, sconsolato. Ma mentre la gente fischiava, Paolo Lenisa (uno dei preparatori dei portieri) lo consolava, gli infondeva coraggio, direi con affetto. Ha toccato le corde giuste, perché ad inizio ripresa Posavec ha salvato il risultato su Han con una grandissima parata. Questi sono segnali importanti e io da allenatore so riconoscerli. Nel secondo tempo Rispoli si è attardato nel rientro perché sfinito dopo l’ennesima cavalcata sulla fascia. Chi è andato a farel’esterno al suo posto dopo oltre un’oradibattaglia? Nestorovski. I campionati si vincono così”.