L’analisi di Ignazio Arcoleo: “Ecco cosa dimostra Zamparini quando allontana i collaboratori di Tedino…”
“Il Palermo ha agganciato il 2° posto in classifica utile per la promozione diretta al termine di una partita molto sofferta perché il suo avversario è stato bravo a cambiare atteggiamento dopo il gol di Coronado. Non avendo più niente da perdere contro una squadra favorita dal pronostico, il Pescara ha colto l’occasione di mettersi in bella evidenza giocando a mente leggera. Ai ragazzi di Tedino, invece, l’importanza della posta in palio, ha causato un eccesso di ansia da prestazione, tipica delle squadre condannate a vincere, che ha attanagliato la mente e i muscoli nel momento del vantaggio. La storia del calcio è piena di episodi del genere, basti pensare alla Roma di Eriksson che perse lo scudetto all’ultima partita contro il Lecce retrocesso. Dal mio punto di vista, gli episodi della partita vanno interpretati con grande ottimismo, perché la dea bendata ha protetto i rosanero in occasione del rigore parato da Pomini. Il Palermo deve ritornare a giocare a ritmi intensissimi, come ha fatto vedere in passato, ed essere micidiale nell’applicazione del pressing per estirpare dalla mente le latenti fobie che possono causare danni irreparabili. Poi ci sono anche le decisioni di Zamparini nei confronti dei collaboratori di Tedino che sono stati allontanati. A mio avviso, devono essere interpretate in un solo modo: per me dimostrano chiaramente che il patron crede nel valore dei giocatori, del mister e nella promozione diretta in serie A. Sulle critiche a Tedino, penso che l’allenatore abbia sempre adottato le scelte per premier e l’impegno dei giocatori senza escludere nessuno, chiamando in causa sempre chi ha meritato di giocare. E la squadra ha dimostrato di saper vincere con qualsiasi modulo e qualsiasi interprete coinvolto. Sul piano tattico, dal momento che arriviamo alla svolta finale, era indispensabile provare soluzioni nuove offensive, e qui richiamo in causa la Roma vista col Barcellona, perché sei condannato a vincere. L’allenatore deve aver il diritto dovere di scegliere sempre soluzioni nuove, magari incomprensibili all’osservatore poco attento. Il torneo si avvia allo sprint e occorre unità d’intenti per esprimere al meglio le potenzialità della squadra tenendo presente che va difeso un brillante 2° posto che significa promozione. Sabato arriva la Cremonese che non attraversa un buon periodo di forma. Tesser la schiera col 4-3-1-2 votato all’attacco, con trame di gioco rapide e profonde. Una grande chance per tornare ad una vittoria importante per la A”. Questa l’analisi condotta da Ignazio Arcoleo attraverso le pagine de “La Gazzetta dello Sport”.