L’analisi di Ignazio Arcoleo: “Che organizzazione! E tutti i giocatori sono nel progetto”

“Il ritorno alla vittoria in casa con la Ternana, è stato fondamentale perché il Palermo ha preso le distanze dal folto gruppo di squadre che si contendono la piazza d’onore, valida per la promozione immediata in A. Mancando due partite al giro di boa, possiamo fare un piccolo bilancio sul cammino della squadra, magistralmente gestitada Tedino e da uno staff tecnico di altissimo livello. Allenare un numeroso gruppo fatto di molti calciatori stranieri, in un contesto non certo idilliaco per chi è costretto a vincere il campionato, non è semplice, ma questo team sta avendo ragione con le proprie metodologie. Tedino ha dato alla squadra un’ottima organizzazione di gioco, nella quale il pallone scorre fluido nella fase di impostazione, per poi innescare chi ha qualità e fantasia e finalizza l’azione offensiva. Ha poi avuto il grande merito di aver scalato la vetta della classifica coinvolgendo nel progetto tutti i giocatori, i quali hanno accettato le scelte tecniche facendosi trovare sempre pronti. La coesione del gruppo e l’unità d’intenti è stata la forza straordinaria che, unita ai valori tecnici, tattici e morali dei singoli, ha consentito alla squadra di superare le tante difficoltà incontrate, tra le quali la desolazione del Barbera. Per completare il suo capolavoro Tedino ha ancora bisogno di un po’ di tempo. Il tecnico pretende di più dai suoi nella precisione sotto porta. Gli attaccanti peccano ancora un po’ di narcisismo. Per questo, è necessaria un’ulteriore memorizzazione degli schemi offensivi. Quando questi ragazzi capiranno tutti i vantaggi del gioco di prima e avranno acquisito il giusto cinismo in fase realizzativa avremo un Palermo stellare. Per consolidare il primato il Palermo deve fare risultato a Cesena, contro una formazione assetatadi punti salvezza. I romagnoli giocano a ritmi molto sostenuti, sorretti da un pubblico speciale. Con l’arrivo di Castori la squadra degli exFulignati e Foschi, ha cambiato ritmi e intensità di corsa e ha surclassato sul piano fisico il Pescara di Zeman. In quella partita la difesa del Cesena non è stata perfetta nell’applicazione dell’onda elastica difensiva. Gioca con un 4­4­1­1 che attira gli avversari in un imbuto per operare il pressing e ripartire. Partita dura ma non impossibile per questo bel Palermo”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio