“Il punto di La Spezia lo ritengo prezioso perché conquistato contro una squadra lanciatissima. Ora arriva un Brescia pieno di problemi tecnici e non solo e il Palermo deve approfittarne. Guardando la classifica e i numeri che ne caratterizzano l’andamento, si possono estrapolare alcuni dati che quasi tutti i critici e gli addetti ai lavori utilizzano per le loro deduzioni. Io, però, la penso diversamente. La differenza reti e la comparazione fra i migliori attacchi non esprimono, dal mio punto di vista, una verità assoluta, dal momento che il campionato è in piena evoluzione e si avvia verso la primavera, momento in cui le squadre meglio attrezzate sul piano fisico decidono i campionati. In questa seconda fase i numeri cambieranno e con essi i giudizi. Esprimerli in questa momento porta al rischio di incorrere in clamorosi errori di valutazione. Nel caso del Palermo, i numeri della classifica evidenziano un dato che non esprime appieno la potenzialità dell’organico in riferimento alle reti realizzate. Con 30 reti all’attivo e soli 17 subiti il Palermo vanta il 2° posto nella differenza reti a dispetto di un attacco che si esprime attraverso il gruppo e una difesa che, invece, primeggia. […] Il Brescia di Boscaglia alzerà le barricate con una difesa a 5 imperniata su Gastaldello, e cercherà il contropiede con Torregrossa e Caracciolo. Un bel test per verificare i miglioramenti in fase realizzativa e tornare in vetta da solo”. Questa l’analisi di Ignazio Arcoleo, riportata dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.