L’analisi di Ignazio Arcoleo: “Adesso l’attacco può solo crescere. Contro le barricate del Brescia…”
“Il punto di La Spezia lo ritengo prezioso perché conquistato contro una squadra lanciatissima. Ora arriva un Brescia pieno di problemi tecnici e non solo e il Palermo deve approfittarne. Guardando la classifica e i numeri che ne caratterizzano l’andamento, si possono estrapolare alcuni dati che quasi tutti i critici e gli addetti ai lavori utilizzano per le loro deduzioni. Io, però, la penso diversamente. La differenza reti e la comparazione fra i migliori attacchi non esprimono, dal mio punto di vista, una verità assoluta, dal momento che il campionato è in piena evoluzione e si avvia verso la primavera, momento in cui le squadre meglio attrezzate sul piano fisico decidono i campionati. In questa seconda fase i numeri cambieranno e con essi i giudizi. Esprimerli in questa momento porta al rischio di incorrere in clamorosi errori di valutazione. Nel caso del Palermo, i numeri della classifica evidenziano un dato che non esprime appieno la potenzialità dell’organico in riferimento alle reti realizzate. Con 30 reti all’attivo e soli 17 subiti il Palermo vanta il 2° posto nella differenza reti a dispetto di un attacco che si esprime attraverso il gruppo e una difesa che, invece, primeggia. […] Il Brescia di Boscaglia alzerà le barricate con una difesa a 5 imperniata su Gastaldello, e cercherà il contropiede con Torregrossa e Caracciolo. Un bel test per verificare i miglioramenti in fase realizzativa e tornare in vetta da solo”. Questa l’analisi di Ignazio Arcoleo, riportata dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.