L’allarme: gol col contagocce e una punta fissa, Catanazaro frenato
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Catanzaro.
L’attacco si è inceppato, il Catanzaro ha il freno a mano tirato. È il primo problema da risolvere per affrontare il Catania lunedì sera al Ceravolo. Il paradosso sta nei numeri: un reparto da 310 gol in carriera – fra Vazquez, Cianci, Carlini, Bombagi e Curiale – ha prodotto soltanto una rete negli ultimi 270’, per di più su rigore, senza riuscire a ripetere, in termini di incisività e prestazioni complessive, i botti del 3-1 all’esordio contro il Francavilla. Quella partita, con la doppietta di Vazquez e una rete di Vandeputte, si è rivelata almeno finora illusoria, perché poi i giallorossi si sono sgonfiati proprio in zona gol producendo e tirando meno, ma pagando pure un piccolo pegno alla fortuna com’è successo a Palermo, domenica scorsa, con la traversa colpita da Carlini. Il risultato? Zero centri nelle due trasferte.
ianci e Vazquez non sono ancora mai stati schierati insieme dall’inizio e questo è uno dei motivi per cui il tecnico Calabro sta venendo messo in croce dai tifosi. Il «metti i centravanti» è diventato un po’ il tormentone del periodo per motivi legittimi, visto che i due sono stati i pezzi pregiati inseriti nel reparto col mercato estivo e in quel poco che hanno giocato l’uno al fianco dell’altro (scampoli finali con il Potenza in campionato e con il Catania in Coppa), hanno dimostrato di intendersi. Cianci si è procurato e ha trasformato il rigore contro i lucani su cross di Vazquez, lo stesso argentino ha beneficiato della presenza del compagno diventando più libero di svariare senza dare riferimenti. Formano potenzialmente una bella coppia cui può solo far bene la presenza di Curiale, il più esperto e prolifico degli attaccanti (98 centri fra Serie B e C) da poco reintegrato in organico.