La vittoria dei riscatti: pazzo Palermo, adesso salvati!
Un Palermo eroico. Questo è quello uscito dal campo di “Marassi” contro il Genoa. I rosanero di Corini hanno compiuto un’autentica impresa, conquistando tre punti fondamentali in chiave salvezza e facendolo in un modo tutto loro. Niente vittoria facile, d’altronde in casa dei rossoblù non poteva esserlo. È stata sofferta, voluta con tutto il cuore ed arrivata nei minuti finali. Un’autentica vittoria al cardiopalma, una di quelle non adatte ai più deboli di cuore.
Un successo che ha confermato che nel calcio tutto può succedere e che questo Palermo è capace di ogni cosa. Può perdere in casa otto partite, può totalizzare un filotto negativo di nove sconfitte (10 con quella in Tim Cup), ma può anche ribaltare un risultato che al 68′ sapeva già di ennesima batosta stagionale, ottenendo il massimo risultato al termine di una partita iniziata nel peggiore dei modi. Alzi la mano chi avrebbe immaginato che una squadra che in stagione non ha mai segnato più di un gol a partita, riuscisse addirittura a farne ben quattro. Alzi la mano chi avrebbe immaginato che un Palermo fin qui apparso troppo debole mentalmente, riuscisse non solo a recuperare un doppio svantaggio fino a quel momento meritato, ma anche a passare in vantaggio.
L’inaspettato 3-4 maturato sul campo dove anche la Juventus era caduta per 3-0, è la famosa scintilla che serviva ai rosanero per ritrovare serenità e fiducia nei propri mezzi, elementi indispensabili per continuare ad affrontare un campionato più che difficile. È stata la gara del riscatto. Il riscatto di un’intera squadra, derisa ormai in anche Europa, e dei singoli. Su tutti Gondaniga, che fin qui si era fatto notare per errori decisivi. E poi Quaison, che ha imbambolato ben cinque avversari portando il risultato sul momentaneo 1-1. Passando per Diamanti e quella punizione pennellata perfettamente per la testa del numero 6 rosanero. Fino ad arrivare a Rispoli e Trajkovski. Il primo è uno di quelli che in ogni partita mette cuore e polmoni credendoci sempre, fino alla fine. Il secondo è probabilmente il giocatore che fin qui è mancato alla compagine siciliana e che alla sua prima apparizione stagionale ha dimostrato di saper essere ancora una volta decisivo.
Se il Palermo aveva un conto in sospeso con “Marassi” dopo il pareggio subito in extremis con la Sampdoria, adesso è stato saldato. E se poi si considera che l’inesorabile discesa dei rosanero “negli inferi” era iniziata proprio a Genova, potremmo allora dire che la vittoria di ieri sera ha spezzato uno dei due terribili incantesimi che quest’anno hanno colpito la squadra siciliana. L’altro, quello che impedisce a Rispoli e compagni di far punti anche in casa, deve invece essere spezzato. La ghiotta occasione si chiama Pescara, diretta concorrente per la salvezza che arriverà al “Renzo Barbera” giovedì sera prima della sosta natalizia. Gli avversari sono avvisati: il Palermo è vivo.