L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul centrocampo del Palermo.
Il senso di Stulac per le geometrie. Che è anche lo stesso dell’allenatore che ho voluto a Palermo. Perché Corini, da giocatore, di traiettorie illuminanti ne ha disegnate a migliaia incantando soprattutto i tifosi rosanero, così come con le sue punizioni vincenti o i corner insidiosi. La rivoluzione silenziosa del “Genio” che inizierà dalla prossima gara con l’Ascoli passerà dai piedi del regista sloveno.
Sarà uno dei volti nuovi a debuttare con la maglia rosanero, probabilmente con Di Mariano, ma sarà soprattutto l’uomo che gestirà i ritmi di gioco nel passaggio dal 4-2-3-1 al 4-3-3.Per quanto Stulac non sarà unicamente ancorato al ruolo di vertice basso del centrocampo a tre, perché sa incidere anche in una linea a due, esattamente quella utilizzata dal tecnico bresciano nelle prime due gare di campionato,.
Con un ex regista in panchina e uno in campo le possibilità che il gioco del Palermo aumenti la propria spettacolarità sono molto alte. Verrebbe da dire nel segno del numero 5 quello che indossava lo stesso capitano rosanero sulle spalle la scorsa stagione, ma che in rosanero ha già un padrone (Somma).