In Serie B nessun risultato è mai scontato, forse è proprio questo a rendere questo campionato così affascinante. Anzi, delle volte giocare contro avversari, sulla carta, più qualitativi e più propositivi dal punto di vista offensivo può aiutare, a seconda della caratteristiche della squadra. D’altronde è risaputo che il Palermo, contro le squadre “modeste”, faccia più fatica rispetto a gare contro avversari più ambiziosi. E chissà se il match di Cremona non possa, infondo, aver lasciato strascichi dal punto di vista psicologico, per come si era messa la gara. Perché, pensandoci bene, se è vero che il Palermo è riuscito a recuperare quasi immediatamente ma momentaneamente il match grazie alla rete di Lund, allo stesso tempo il gol di Gastòn Pereiro ha probabilmente sia dato forza agli ospiti, che depotenziato mentalmente i rosanero.
L’unico a dar impressione di poter cambiare il match in qualsiasi momento, oltre al solito Ranocchia, è stato l’ultimo acquisto del mercato di gennaio Chaka Traorè. L’ex Milan riusciva, quasi sempre, a saltare l’uomo con una semplicità non indifferente e pochi, effettivamente, in questa stagione sono riusciti ad avere un impatto offensivo così importante. Lo stesso Di Francesco, poi subentrato allo stesso Chaka, non è quasi mai riuscito ad accendere la luce come il classe 2004, ma anzi ha dato l’impressione di aver indebolito i rosanero dal punto di vista offensivo.
Così come in avanti qualcosa ha brillato, in difesa invece qualcosa è tornato a non luccicare più. Nelle ultime due gare sono cinque le reti subite dai rosanero e, negli ultimi tre gol subiti cronologicamente, la “firma” di Ceccaroni è difficile da non sottolineare. L’ex centrare del Venezia compie degli errori che un calciatore della sua esperienza non dovrebbe commettere. L’essenza di Lucioni continua a farsi notare, soprattutto perché è evidente come manchi la presenza di un leader carismatico, sempre pronto ad intromettersi in qualsiasi dinamica di campo e ad alzare la voce. Lo stesso capitan Brunori, nonostante il gol, per molti tratti di gara sembra non essere considerato all’interno del gioco e spesso non riesce a prendere il comando psicologico della squadra, oltre che, per sua sfortuna, quasi mai messo in condizione di far gol.
Nel campionato di Serie B, spesso, è più importante fare risultati con le squadre, sulla carta, meno qualitative che con le dirette concorrenti. Anche perché spesso si tende a sottovalutare l’avversario, a peccare di concretezza per la convinzione di poter colpire in qualsiasi momento: e invece si finisce colpiti e affondati. Dar continuità ai risultati positivi è di fondamentale importanza, soprattutto per consolidare un’idea e per mostrare la reale ambizione della squadra.
Adesso sarà di certo complicato, ma necessario, cancellare quanto successo, metabolizzare il più velocemente possibile per tornare a riconquistare punti necessari, cercando di rimanere al passo delle dirette concorrenti. La sconfitta contro la Ternana deve, senza dubbio, servire da lezione per comprendere che “pensare di partita in partita” non sia solo la frase giusta al momento giusto, ma che sia anzi il motto più consono per dare valore ad ogni partita al fine di raggiungere l’obiettivo comune.