Walter Ricciardi, consulente del Ministro Della Salute, ha voluto dire la sua sull’emergenza Coronavirus attraverso un’intervista rilasciata ai microfoni di “La Stampa”. Di seguito l’intervista:
«Non resteremo senza vaccini, ma l’Ema può e deve accelerare sul via libera a quello di AstraZeneca. I medici che non si vaccinano non possono fare il loro lavoro, mentre per i cittadini si potrebbe pensare a un tracciamento dell’avvenuta vaccinazione. Il lockdown natalizio andrebbe prolungato almeno fino a metà gennaio e non ci sono le condizioni per riaprire le scuole tra una settimana».
In attesa di raggiungere l’immunità di gregge andiamo avanti con mascherine e distanziamento?
«Non abbiamo alternative: finché non siamo tutti o quasi vaccinati, l’unico modo per proteggerci è mantenere le stesse regole. E questo resterà valido anche per chi sarà immunizzato, come vale ora per chi è stato malato di Covid ed è guarito».
Avremo bisogno di altri periodi di chiusura come questo semi lockdown natalizio?
«Per abbassare davvero la curva dei contagi, lo abbiamo visto, l’unica strada è quella di lockdown lunghi e nazionali. Anche la “zona rossa” ora in vigore andrebbe prolungata, almeno fino a metà gennaio, se vogliamo vedere effetti positivi. Se dal 7 gennaio, di colpo, facciamo riprendere tutte le attività, assisteremo certamente a un rialzo della curva epidemica».
Quindi, secondo lei, non dovrebbero riprendere nemmeno le lezioni in presenza a scuola?
«So che è impopolare dirlo, ma non è il caso. Si possono riportare i ragazzi in classe solo con una circolazione bassa del virus, non con quella attuale. Le scuole sono ambienti sicuri, ma è la situazione esterna a sconsigliarne la riapertura. Altrimenti rischiamo di richiuderle nel giro di poche settimane».