Gianni Rezza, direttore del dipartimento delle malattie infettive dell’Iss ha voluto dire la sua ai microfoni di “La Stampa” sulla fase che sta vivendo il Coronavirus. Queste le sue parole: “la curva ci mostra chiaramente una situazione di decrescita, un segnale positivo che non deve farci abbassare la guardia. Parole pronunciate proprio mentre i nuovi contagi tornano e scendere dopo due giorni di risalita. Il bollettino questa volta ne conta 3.951, circa 250 in meno rispetto al giorno prima. Tra l’altro ieri si è registrato anche il record di tamponi, oltre 53mila. Il 29 marzo erano meno della metà e anche questo aiuta a capire perché i numeri scendano così lentamente, visto che fare più test significa trovare anche più positivi, magari asintomatici. Cala il numero di decessi, 570, che sono tanti ma pur sempre 40 in meno del giorno prima mentre il totale di 18.849 vittime rende l’idea di questo dramma che nasconde numeri sicuramente più tragici. Basti pensare ai 1.822 decessi tra gli anziani delle sole Rsa lombarde, «un segnale allarmante» ha detto Brusaferro. Continua al ritmo di quasi duemila casi al giorno l’aumento dei guariti, oramai più di 30mila da inizio epidemia. Ma il dato più positivo è la continua decrescita dei pazienti intubati nelle terapie intensive, meno 108 in un solo giorno, mentre si liberano anche 157 letti nei reparti Covid ordinari. Questo mentre sale, al ritmo di quasi duemila casi al giorno, il numero di chi positivo al virus resta in quarantena a casa propria. Indice che il Covid è diventato meno cattivo? A leggere il bollettino epidemiologico dell’Iss si direbbe di sì. Dal 22 marzo i malati in condizioni «critiche e severe» sono diminuiti del 5% e rappresentano ora il 26,7% del totale dei contagiati. In compenso sono aumentati del 7,5% i positivi asintomatici o con sintoni lievi, che sono ora il 58,5% del totale, mentre restano al 14,8% i sintomatici comunque non gravi. Intanto diminuiscono i nuovi contagi in Lombardia (1.248 contro i 1.388 delle 24 ore prima), ma quel che più conta si liberano altri 34 letti nelle terapie intensive sotto stress della regione.