L’edizione odierna de “La Stampa” si sofferma sul caso delle Plusvalenze in serie A.
Plusvalenze «in tutto o in parte fittizie». Per decine di operazioni di scambio delle prestazioni di calciatori. Con valori gonfiati per tantissimi milioni di euro che hanno finito per alterare i conti delle società, i bilanci dal 2019 al 2021. È di nuovo bufera sul mondo del calcio, quello che conta e quello di provincia. Juventus. Sampdoria, Napoli, Genoa, Empoli, Parma, Pisa. Novara, Chievo Verona, Delfino Pescara, Pro Vercelli sono finite nel mirino della Procura Federale della Figc che, 48 ore fa, ha notificato l’avviso di conclusione indagini Sessanta pagine per descrivere «operazioni contraddistinte da una sistematica sopravvalutazione del corrispettivo di cessione dei diritti delle prestazioni dei calciatori e dall’altrettanta sistematica corrispondenza e conseguente sostanziale compensazione finanziaria tra i valori attribuiti dalle società ai diritti scambiati».
Cinque giorni per fare copia degli atti, 15 per produrre memorie o chiedere di essere sentiti. E stavolta rischiano anche i calciatori. Tra le operazioni principali finite sotto la lente della giustizia sportiva ne figurano 35 della società Juventus dalle quali sono state escluse quelle che hanno portato il centrocampista Arthur dalla Juve al Barcellona e Miralem Pjanic nel binario, da Torino ai blaugrana e i trasferimenti incrociati «Moreno, Andrade, Danilo e Cancelo sull’asse Juventus-Manchester City».
Ci sono invece i trasferimenti di quattro giocatori di cui tre delle giovanili incastonati nella trattativa che ha portato alla corte di Luciano Spalletti il centravanti nigeriano Victor Osimhen al prezzo di 71,2 milioni di euro. Valori gonfiati per la Covisoc prima e la Procura Federale adesso. Le contestazioni – che in questa sede sono disciplinari «appaino far emergere – si legge agli atti del procedimento – fattispecie rilevanti». Addebitate, ad esempio a Fabio Paratici, ex dirigente Juve oggi in forza al Tottenham in Premier League ad esempio. Quasi tutti giovani – e semisconosciuti in alcuni casi – talenti valutati cifre molto importanti. Pompate per la procura federale. Contestazioni sul lato del bilancio, sono mosse anche al presidente del cda Andrea Agnelli e a tutti i membri del consiglio di amministrazione a partire dal Pavel Nedved. Figurano insieme a oro Aurelio De Laurentis, presidente del Napoli, Massimo Ferrero suo omologo alla Sampdoria fino al 27 dicembre scorso, Enrico Preziosi ex presidente del cda del Genoa Calcio.