Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, ha voluto dire la sua sul nuovo decreto emanato dal Premier Conte che entrerà in vigore il 4 maggio. Di seguito le sue parole ai microfoni di “La Stampa”: «Giusto riaprire, ma con prudenza». Presidente, è ancora troppo presto per spostarsi da una regione all’altra? «Io sono contrario alla mobilità extra-regionale, dal nord era arrivata la proposta dell’apertura verso altre regioni, ma c’è stato un no di De Luca e mio. Noi siamo riusciti a ridurre la diffusione del virus perché abbiamo ridotto del 94% la mobilità ordinaria in Sicilia. Io ho detto al Governo che la mascherina dovrà essere obbligatoria non solo sugli autobus o nei negozi, ma anche per strada o al parco». Ma impedire lo spostamento tra le regioni non è un handicap per una regione che vive molto di turismo? «Noi, almeno per quest’anno, puntiamo su un turismo autoctono. Parliamo di almeno 2 milioni di persone. Speriamo che i dati epidemiologici potranno consentire di aprire anche al resto degli italiani, ma intanto, come Regione, abbiamo comprato dei pacchetti che affidiamo ai tour operator: chi va in vacanza può pagare due notti e la terza la regaliamo noi. E abbiamo autorizzato gli stabilimenti balneari a fare la manutenzione. Come si andrà al mare lo vedremo dopo, si possono immaginare ingressi scaglionati». Vi soddisfano le misure del governo per la ripresa? «A Conte ho detto che vogliamo l’esportazione del “modello ponte Morandi”. Abbiamo bisogno di spendere risorse pubbliche, aprire velocemente i cantieri. Con le procedure vigenti possiamo scordarcelo, perché impongono attese estenuanti, incompatibili con la gravità
del momento: bisogna snellire le procedure. Il presidente si è riservato di decidere». Vuole mettere da parte la certificazione antimafia come ha suggerito il suo collega della Liguria Giovanni Toti? «Ma no,io per cinque anni sono stato presidente della commissione antimafia della regione Sicilia, so bene che la certificazione antimafia è essenziale. Ma perché dobbiamo aspettare 4-5 mesi per averla?E poi : bisogna accelerare i pagamenti della Pubblica amministrazione alle imprese. Inoltre,ho chiesto l’utilizzo di militari dell’esercito come agenti di pubblica sicurezza, perché le norme vanno fatte rispettare e non bastano i vigili urbani.Infine, ho chiesto di consentire l’ingresso ai cimiteri, perché i parenti vogliono andare a trovare i loro cari defunti». Insomma, ripartire ma con cautela. «La logica dei numeri non deve farci perdere di vista che l’emergenza continua e continuerà per diverso tempo. Diremo “liberi tutti” solo quando sarà trovato il vaccino.Serve prudenza, ma con un’impronta di ottimismo».