“Bastava dirlo: quando Corini si rifiutava di definire il Novara una formazione «con niente da perdere» al Barbera, immaginava una giornata del genere. La lezione di umiltà se l’era tenuta per sorprendere la prima della classe, quella che per il patron Zamparini dovrebbe conquistare il campionato con 10 punti di vantaggio. Il Palermo va invece a ripetizione dal Novara, che vince dove mai gli era riuscito nella storia. Il 2-0 firmato da Moscati è il terzo successo di fila degli azzurri e la prima sconfitta in stagione dei rosanero, fischiati. I ragazzi di Corini sono invece tosti e tremendi, colpiscono quando serve e fanno giocare male la favorita. «E’ il complimento più bello che ci sia» garantisce Mantovani. Lui è il simbolo in campo di una squadra rocciosa, in striscia positiva da quattro gare e con lo spirito che serve in un campionato super equilibrato.
«Buon atteggiamento» «Vedere questo atteggiamento è ciò che mi rende più felice – dice Corini -. Con questa personalità, la tattica e la tecnica vengono fuori». Anche se Coronado gioca con gli altri e la coppia Sansone-Maniero è ferma ai box. «Stiamo bene e cresciamo alla distanza – insiste il tecnico -. Nel primo tempo siamo stati invece un po’ troppo timidi». Già, la partita fino all’intervallo non è proprio uno spot. Il Palermo si spegne dopo una decina di minuti e la tripla occasione che aveva fatto tremare Montipò. La trama dei rosanero è lenta e prevedibile, superiore nel possesso
palla e niente più. Coronado si sposta su tutta la trequarti alla ricerca di aria, ma trova sempre strade intasate. Gli azzurri non soffrono, se non su azione da fermo. Tengono i reparti cuciti occupando lo spazio con lo stesso ordine mostrato nella doppia vittoria su Frosinone e Brescia. Il problema è che davanti sono nulli o quasi. Solo una volta, su un taglio di Orlandi, costruiscono una potenziale opportunità. Risultato: 0-0 all’intervallo con i mugugni dei tifosi di casa. Poco male, per gli ospiti. In fondo loro giocano la partita che serve al Barbera: umile e attenta, anche a costo di scadere nella timidezza. Se poi fossero più coraggiosi, magari con gli inserimenti dei centrocampisti, allora potrebbero anche completare l’opera. Detto, fatto. All’improvviso Da Cruz si mette in proprio, fa saltare la difesa e arma Moscati: bingo. Il Novara colpisce al secondo tiro in porta proprio su sprint di un centrocampista, una combinazione neanche immaginata nei primi 45 minuti. Poco dopo, replay: Schiavi per Moscati e palla all’angolo. Prudente e decisa, la squadra di Corini cambia marcia ancora nella ripresa: sono già 8 i punti guadagnati dagli azzurri dopo l’intervallo”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Stampa”.