La Stampa: “Inchiesta Juve, rischio esclusione dalle competizioni Uefa”

Stando a quanto si legge sul sito ufficiale del quotidiano “La Stampa” è fissata per il 21 dicembre l’udienza di camera di consiglio per discutere l’appello dei pubblici ministeri avverso all’ordinanza del Gip del Tribunale di Torino concernente la richiesta dei magistrati del sequestro preventivo nei confronti della Juventus di circa 437mila euro, in relazione al presunto reato di dichiarazione fiscale fraudolenta.

Lo si apprende dalla relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2022 della Juventus Fc, approvata dal Consiglio d’amministrazione del 2 dicembre scorso. Il reato è stato contestato nei confronti di alcuni dirigenti presenti e passati dalla società bianconera. Secondo l’accusa, ai fini di evadere l’Iva per gli anni dal 2018 al 2021, nella dichiarazione annuale della società, relativa all’imposta, sarebbero stati indicati elementi passivi fittizi, attraverso fatture emesse da agenti sportivi, riferite ad operazioni inesistenti. Fatture per un valore di quasi 2 milioni da considerarsi fittizie, con conseguente Iva indebitamente detratta per 437.403 euro.

Tra i potenziali rischi per la Juventus inerenti alle varie controversie c’è anche la possibilità di «sanzioni, esclusione o limitazione all’accesso alle competizioni sportive» da parte dell’Uefa, «in ragione degli sviluppi del contenzioso relativo» alla Superlega ma anche «nei casi più gravi, di non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europe» in caso di mancato rispetto dei requisiti del Financial Fair Play e delle licenze Uefa. E’ quanto si legge nelle indicazioni contenute nella Relazione Finanziaria al 30 giugno, pubblicata dalla Juventus sul proprio sito.

Sempre nella relazione, la Juventus ricorda che «per la stagione 2022/2023 la Società ha ottenuto la Licenza Uefa» ma nello spiegare quali sono i parametri economico-finanziari da rispettare per l’accesso alle competizioni in Italia e in Europa sottolinea che “non si può escludere che tali parametri (o nuovi requisiti che potranno essere eventualmente proposti e approvati) possano in futuro non venire pienamente rispettati, ovvero che la loro soddisfazione comporti la necessità di reperire ulteriori mezzi finanziari. Qualora la Società non fosse in grado di rispettare i suddetti requisiti, la stessa potrebbe subire limitazioni gestionali, sanzioni amministrative o, nei casi più gravi, non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europee con impatti negativi significativi sulla propria reputazione, nonché sulla situazione economica e finanziaria».