La Stampa: “Il presidente di Gimbe «Supereremo il record decessi, serve il massimo rigore. Con l’influenza in arrivo a gennaio si rischia una strage»”

L’edizione odierna de “La Stampa” riporta le dichiarazioni di Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione Gimbe che tiene la contabilità della pandemia


«Nella prima ondata molti hanno pagato il sovraccarico del sistema sanitario, in particolare a Bergamo, Brescia e Cremona. Nella seconda fase è difficile dare una spiegazione. L’età media alta degli italiani può essere un fattore. Abbiamo una grande aspettativa di vita, ma invecchiamo male, spesso con molte patologie, in particolare al Centrosud e le donne. Quando conosceremo i luoghi delle morti poi potremo valutare il capitolo Rsa, che spesso hanno problemi organizzativi e di procedure di sicurezza».

«Purtroppo supereremo il record negativo di 993 morti di giorni fa. Considerando gli 800mila positivi attuali dobbiamo aspettarci altri 15mila morti entro fine anno ed è da sottolineare la crescita di decessi tra under 60».

«Italia? Ha risposto nella media occidentale, ma ha dissipato il vantaggio guadagnato in estate. Un dato inaccettabile della seconda ondata è che ai primi di ottobre avevamo 32.615 operatori sanitari contagiati, che sono diventati 72.572 a dicembre. L’Italia è sempre uno dei Paesi con più infezioni ospedaliere, ma in questo caso si doveva fare meglio».

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Redazione Ilovepalermocalcio