L’edizione odierna de “La Stampa” si sofferma sulla storia di Ebrima Darboe, gioiellino della Roma che ha debuttato contro il Manchester United.
Ha concretizzato il suo sogno dopo aver attraversato il Mediterraneo con un barcone «Sognavo di diventare un campione, ma la verità è che sono partito in cerca di una vita migliore. Quando ho lasciato la mia famiglia avevo quindici anni, è stato difficile, mi manca tanto: solo la speranza di riscattare la mia vita e la loro mi ha permesso di affrontare un viaggio infinito. Dalle tappe in pullman per arrivare in Libia, fino alla traversata con il barcone: ho visto nei volti delle persone più anziane la sofferenza e ripensandoci credo che l’età e l’innocenza mi hanno aiutato».
Arriva in Sicilia spossato e lo mandano in una casa famiglia, e da lì a Rieti dove incontra due persone che gli cambiano la vita: Miriam Peruzzi e Giorgio Ghirardi. Dopo diversi provini in scuole calcio, finisce per ottenere il tesseramento con la Roma. «Mourinho? È un grandissimo allenatore – spiega il giovane talento – ed è normale che mi emozioni solo l’idea di poter lavorare con lui. Ho ancora molta strada da fare, ma sarebbe fantastico poter far parte del gruppo».