L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha deciso di parlare della situazione che riguarda la Virtus Entella. L’Entella infatti aspetta ancora di sapere in quale campionato dovrà giocare. Ecco quanto scritto: “La società è tra le più solide del nostro calcio. Il presidente Antonio Gozzi dirige il gruppo Duferco, si è fatto un nome nel difficile settore della siderurgia, ha diversificato, è un imprenditore 64enne abituato al parlar chiaro degli affari: «Chiederemo i danni, qualunque sia la sentenza del Tar. Noi siamo convinti di avere pieno diritto alla B. In ogni caso abbiamo chiesto a una società di revisione di quantificare il risarcimento che pensiamo ci spetterà». Gozzi non vuole fare cifre,ma sembra che il conto da presentare a Figc e Lega oscillerà tra 6 e 8 milioni di euro, qualcosa meno in caso di B. Questa vicenda porta con sé un retro-pensiero, anzi un sospetto: che le attuali 19 squadre di B non vogliano l’Entella per spartirsi la sua fetta di torta, i quasi 5 milioni di diritti e affini che le spetterebbero. In pratica, a 19 e senza Entella, ogni club incasserà 250-260 mila euro in più. «Io non ci credo — risponde Gozzi — Anzi, molti presidenti di B mi dicono il contrario: vorrebbero una B a 20, con numero pari di squadre, per evitare equivoci verso la fine. Immaginate l’ultimo scorcio di stagione, una squadra ferma che attende i risultati delle altre e si regola di conseguenza: potrebbero crearsi situazioni strane». Gozzi di fondo ce l’ha con l’ex commissario della Figc, Fabbricini: «Il caso è clamoroso perché per la prima volta le istituzioni sportive non hanno riconosciuto le decisioni dei loro organi. E’ cosa grossa che si ricorra alla giustizia ordinaria, spero Gravina si renda conto della situazione in cuiFabbricini ha scaraventato l’Entella». E oggi si parlerà anche di questo nel Consiglio Federale straordinario”.