La Sicilia torna arancione da lunedì: cosa si può fare e cosa no, limiti sugli spostamenti – i dettagli
Torna l’incubo delle chiusure.
Dal 15 marzo al 6 aprile le zone gialle passano in arancione, e di conseguenza anche la Sicilia.
A Pasqua, nei giorni 3, 4 e 5 aprile – si legge – “sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni i cui territori si collocano in zona bianca, si applicano le misure stabilite dai provvedimenti di cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020 per la zona rossa”.
Fronte degli Spostamenti, cosa è possibile fare dunque? Non sarà possibile uscire dalle zone arancioni, se non per motivi di lavoro, necessità e ritorno a domicilio/residenza. Sono consentiti però gli “spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita”. Non si potrà uscire dal proprio Comune, se non per per «esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune». E’ consentito, in ambito comunale, “lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22”. C’è però il limite di due persone oltre a quelle conviventi. I minori di 14 anni non si contano. Nei giorni 3, 4 e 5 aprile invece ulteriore stretta: si applicano le «misure stabilite» per la zona rossa.
Il coprifuoco nazionale, rimarrà invece in vigore dalle 22 alle 5.
Bar, ristoranti e centri commerciali
Da lunedì sarà vietata la consumazione all’interno delle attività di ristorazione anche a pranzo ma resta sempre consentito l’asporto fino alle 22. Per i bar l’asporto di bevande è consentito fino alle 18. E’ vietata la consumazione nei pressi dell’esercizio commerciale. Niente limiti orari per la consegna a domicilio. Sono aperti i negozi al dettaglio mentre i centri commerciali chiudono nei giorni festivi e prefestivi.