L’edizione odierna de “La Sicilia” si sofferma in merito alla situazione del Calcio Catania con la firma del rogito non ancora arrivata.
Ieri non erano previsti incontri nello studio del notaio Andrea Grasso che, giusto per distinguere, s’era messo a disposizione in qualsiasi momento per assistere e supportare i discorsi tra Mancini e la curatela. Invece nulla. Pare che la cifra richiesta per andare avanti, i 375mila euro, provengano dall’estero, ma in realtà le fideiussioni collegate all’attività del manager, in Bulgaria, non sono considerate accettabili dal Tribunale, dalla Federcalcio e di conseguenza dal notaio.
In città la preoccupazione monta. Chi resta fiducioso, chi ha già mollato Mancini da un pezzo. Possibile che l’imprenditore sia talmente sfortunato da aver tentato di gestrie il Latina ma…sono sorti problemi. Il Rieti e il basket sono altri capitoli che evitiamo di ribadire. E poi la seconda asta non conclusa per un equivoco, il rogito che slitta, le somme non accreditate perché sono flussi provenienti dall’estero. Che vita incasinata avrà Mancini.