L’edizione odierna de “La Sicilia” riporta le dichiarazioni di Nino Pulvirenti, patron del Catania. Credito di 2 milioni di euro che il Catania Calcio vanta nei confronti di Meridi? «Allora, vorrei chiarire un aspetto fondamentale. Meridi è in parte proprietaria del Catania. Quindi non è che si tratta di un credito vero e proprio. Meridi ha trasformato nel tempo i crediti in capitale. Nel momento in cui il Catania sarà venduto, Meridi riceverà una parte della vendita che servirà a soddisfare i creditori. Insomma, la società ha tutto l’interesse a tenere in piedi il Calcio Catania, perché ne è in parte proprietaria». Pulvirenti ci tiene a spiegare i motivi che hanno portato Meridi alla crisi, e dice di voler fare «un passo indietro. Credo che la società sia il quinto gruppo siciliano della grande distribuzione organizzata che negli ultimi due anni ha avuto delle difficoltà enormi: il primo se non ricordo male è stato Bonina, seguito a ruota da Cambria, da Capone, da Gicap, da Abate e ora da noi. Il triste epilogo di queste società è dovuto a una crisi strutturale e di consumi che evidentemente nessuno è riuscito a sopportare e superare. Nemmeno noi. E infatti il vuoto lasciato è stato colmato da grossi gruppi nazionali e internazionali, come Lidl ed Eurospin, che si sono diffusi a macchia d’olio, e ora sta per sbarcare anche la multinazionale tedesca Aldi. In Sicilia in questo momento bisogna fare i complimenti soltanto al gruppo Arena, senz’altro il primo nell’Isola, che si sta affermando sempre di più. Speriamo che possa continuare a crescere e, soprattutto, a garantire i posti di lavoro».