L’edizione odierna de “La Sicilia” si è soffermata sulla situazione di grande incertezza dal punto di vista societario in casa Catania. Secondo quanto stabilito nella giornata di ieri dal Consiglio Federale, i rossazzurri disputerebbero la prima partita “secca” contro il Francavilla Fontana o contro la Vibonese. Il nome dell’avversario dipenderà dal risultato della finale di Coppa Italia tra Ternana e Juve Under 23. Uno dei problemi principali adesso è quello legato all’organico rossazzurro, quest’ultimo rappresenta infatti una vera e propria incognita. Mentre il resto delle squadre si sta già allenando nel pieno rispetto dei criteri di sicurezza, i giocatori del Catania non si sono ritrovati in sede. Tra i temi più caldi, senza dubbio la questione legata ai contratti di sei giocatori in scadenza che difficilmente saranno prolungati e la situazione di Di Molfetta, già lontano dal progetto Catania. Devono essere saldati a buona parte della squadra i mesi di gennaio e febbraio, ed inoltre bisognerebbe sanificare Torre del Grifo. I giocatori, a scanso di equivoci, sono comunque portati a rispondere ai telegrammi, altrimenti rischiano il deferimento. Da giorni circolano voci su un titolo di Serie D (quello del Biancavilla?) nel caso in cui il Catania non venisse iscritto in Serie C o non venisse ceduto alla Sigi. Un’ipotesi che permetterebbe, in caso di fallimento, una ripartenza da una categoria dilettantistica.