Il Catania è vicina al baratro ormai da molto tempo, una stagione veramente travagliata per gli etnei. L’edizione odierna di “La Sicilia” fa il punto della situazione sulla società rossoblu che vive gli ultimi giorni di speranza per poter disputare i playoff ed evitare il fallimento. Il patron Pulvirenti è dell’idea che la cosa giusta sia scendere in campo, anche se ancora la squadra non ha ripreso gli allenamenti. In più i tesserati hanno messo in mora la società e per partecipare ai playoff la società dovrà pagare gli stipendi di gennaio e febbraio. Le difficoltà sono legate anche al protocollo, troppo dispendioso da eseguire per le casse del Catania. Tra sanificazione a Torre del Grifo e tamponi per tutti i giocatori. Intanto prosegue la trattativa tra Finaria e Sigi, anche se le due parti sono molto distanti. Di seguito le parole di Fabio Pagliara: «Se ho accettato di aderire subito alla cordata è perché amo lo sport e la mia città. Sai bene il periodo difficile che ho attraverso, solo il mio forte sentimento per il luogo natio
mi ha sorretto. Mi sembra assurdo che Catania sia costretta a perdere una società sportiva che ha tanto di blasone, ma come ho più volte ribadito se la stessa attuale proprietà trovasse il modo per riportarla in alto, io sarò il primo a esserne felice. Basta però veleni, voci incontrollate. La proposta della Sigi sarà valutata dal Tribunale e se eventualmente ci saranno altre offerte si andrà alla procedura competitiva. Noi abbiamo fatto il massimo e tutto quello che c’era da fare». Il pericolo fallimento rimane, anche perchè non ci sono imprenditori pronti ad affiancare l’attuale proprietà e il baratro è sempre più vicino.