L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Valente che i playoff di serie C li ha già giocati.
Ancora ai play-off, per il settimo anno di fila. Valente ci prova ancora, forte di un’esperienza che nessuno in tutta la rosa del Palermo può vantare. L’esterno ha preso parte agli spareggi per la promozione in Serie B in tutte le sei stagioni disputate in terza divisione, una presenza fissa che però non si è mai convertita in un trionfo. Un obiettivo che rincorre da anni e che adesso più che mai intende centrare, con indosso la maglia rosanero. D’altronde, in precedenza, solo una volta si era presentato alla post season in condizioni così favorevoli: giocava a Carrara e in panchina c’era Baldini, proprio come ora, ma il sogno di portare la Carrarese in Serie B si arenò in semifinale, ai tempi supplementari, contro il Bari. In quell’anno la scalata iniziò dal secondo turno nazionale, grazie al sorprendente secondo posto conquistato in una stagione resa monca dalla pandemia. Adesso partirà giusto un turno prima, ma con un piazzamento da migliore terza che porta quasi gli stessi vantaggi della seconda posizione.
Favorito forse no, ma di certo è nelle primissime file, il suo Palermo. Una condizione praticamente inedita per Valente, che anche da secondo con la Carrarese aveva attorno a sé un’aura da outsider, in quella competizione che vide Bari e Reggiana giocarsi l’ultimo posto utile per la Serie B. Vinsero gli emiliani, che però quest’anno sono ritornati in Serie C e si ritrovano ancora lì, ai playoff, per tentare la scalata verso la cadetteria. Avversari che Valente conosce bene quanto tutti gli altri presenti nel maxi tabellone con 28 partecipanti, perché nessuno – almeno nel club rosanero – ha affrontato questo genere di sfide più di lui. A volte senza grosse speranze, altre volte sognando il colpaccio. È questa, però, la prima e vera occasione per fare jackpot. Perché oltre alle legittime ambizioni del Palermo, c’è una classifica che pone Valente e compagni in condizione di centrar e l’obiettivo.
La prima volta, nel 2016, giocava nel Pordenone che da ripescato riuscì a chiudere secondo nel proprio girone, ma la corsa dei «ramarri» con Valente sulla fascia si fermò alle semifinali, eliminato dal Pisa che poi vinse gli spareggi per tornare in Serie B. L’anno successivo, col neopromosso Siracusa, fece il suo esordio nel nuovo format allargato, ma gli aretusei venissero subito sconfitti al primo turno al «De Simone» per mano della Casertana. Iniziò dalla fase nazionale, invece, l’avventura ai play-off con la Sambenedettese nel 2018, interrotta al secondo turno da quel Cosenza che ad oggi resta l’u n i co club in grado di vincere gli spareggi dopo essere arrivato quinto in classifica. Nel 2019 e nel 2020, invece, Valente è stato un punto fermo della Carrarese di Baldini: al primo anno, superati i due turni preliminari, si è dovuto arrendere ancora al Pisa al primo turno della fase nazionale; al secondo ha invece sfiorato la finale, soccombendo al Bari ai supplementari della semifinale.
A Palermo ha l’occasione per ribaltare la storia, quella che lo scorso anno lo ha visto in campo ad Avellino, dove gli uomini di Filippi salutarono anzitempo la fase nazionale (a cui riuscirono ad accedere da settimi classificati). Oggi, ai playoff, Valente ci arriva con il «mentore» Baldini alla guida e col miglior piazzamento tra le terze in graduatoria. E al settimo tentativo, numero 30 rosanero vuole chiudere in bellezza, festeggiando una promozione in Serie B.