“Il Trapani dei sogni è inarrestabile. A Modena, arriva la quinta vittoria di fila (1-4 il finale), che è anche la quinta consecutiva fuori casa. Un ruolino di marcia incredibile, suggellato da un’altra prestazione maiuscola, di assoluta autorevolezza, in un pomeriggio che pure non si era messo bene. Tra le peculiarità di questo Trapani, però, c’è anche quella di saper raddrizzare le partite quando sembra che nulla giri per il verso giusto. Una qualità che sospinge tutto l’ambiente verso un finale di stagione esaltante: anche ieri la squadra granata è stata seguita da 400 tifosi, arrivati a Modena con ogni mezzo. Adrenalina a fiumi che scorre, percorre l’intera città, per un gruppo che adesso non si pone più limiti. Serse Cosmi sceglie comprensibilmente lo stesso schieramento che aveva annichilito il Brescia sette giorni fa, puntando sul 3-5-2 e rinunciando a Citro. Una mossa che consente alla formazione granata di impadronirsi subito della zona nevralgica e di chiudere il Modena nella sua metà campo. Il calcio spesso non è logico, e allora accade che i padroni di casa trovino il vantaggio la prima volta che mettono il naso in area avversaria. Cross di Luppi dalla destra, colpo di testa di Granoche (deviato in maniera determinante da Perticone) e palla in rete. Il Trapani smarrisce un po’ della sua baldanza e Granoche manca da sotto misura la deviazione che potrebbe consentire il raddoppio. Il fraseggio granata non è più fluido come nei primi minuti e la sensazione è che il riposo possa restituire la lucidità necessaria al Trapani. In realtà, al 37’, si verifica l’episodio che cambia il match. Il difensore del Modena Bertoncini viene espulso per doppia ammonizione e regala così al Trapani la superiorità numerica. Nella ripresa, è tutta un’altra storia. Con Citro al posto di Fazio, il Trapani passa al 4-3-1-2 e schiaccia gli avversari. Al 57’Petkovic è abilissimo a recuperare palla su un macchinoso disimpegno difensivo del Modena ed è atterrato da Calapai. Lo stesso attaccante croato trasforma il penalty con grande sicurezza. Passano sette minuti e giunge il sorpasso: angolo calciato da Scozzarella, di testa Perticone indirizza il pallone verso la porta, ma Nardini lo respinge con il braccio sulla linea: altro rigore, altra espulsione, e altra trasformazione in fotocopia di Petkovic. Di fatto, la gara finisce qui, con la formazione granata che controlla il possesso grazie ai due uomini in più, e affonda quanto basta per trovare altre due marcature. Al 68’ Eramo, sempre di testa, sigla il terzo gol deviando un cross di Rizzato e al 79’ Barillà (entrato da 31 secondi) calcia di sinistro in fondo al sacco. Il Trapani è quinto. La favola granata non finisce mai”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Repubblica”.