Leggenda in campo, personaggio particolare davanti ai microfoni. Giovanni Trapattoni è così: prendere o lasciare. Una volta vinceva in campo e fuori deliziava con le sue gialappesche “interviste possibili”, oggi divide gli appassionati come seconda voce delle telecronache della Nazionale. Ritmo blando, una voce che va e viene, pochi commenti tecnici e tante esclamazioni da tifoso: queste le accuse mosse nei confronti del Trap, 77 anni compiuti proprio questo mese. Mettiamoci un paio di parolacce e il mix è completo: martedì sera, durante il match contro la Germania, si sono sentiti un “orcozzìo” e un “porca p…” che in pochissimi minuti hanno fatto il giro del web. Tutto ciò, scrive l’edizione odierna di ‘Repubblica’, sta provocando qualche discussione in RAI. Meglio tenere Trapattoni a fare la seconda voce di Alberto Rimedio anche agli Europei o retrocederlo a un ruolo di secondo piano? È questa la domanda che si stanno ponendo in viale Mazzini, dove starebbero pensando di affidare all’ex allenatore di Juventus e Inter un ruolo da commentatore in studio e non più in telecronaca. E la leggenda di Cusano Milanino che cosa pensa di tutte le polemiche nate intorno al suo modo di porsi davanti al microfono? Va dritto per la propria strada, semplicemente: “A me non me ne frega niente delle opinioni di questi soloni. Le opinioni sono come le palle: ognuno ha le sue”, ha detto, in maniera piuttosto colorita, all’Ansa. “Io sono nel calcio da 50 anni e qualcosa ho contato – ha continuato Trapattoni – Delle opinioni degli altri non me ne frega nulla. Io non faccio il giornalista, ma vivo le situazioni tecniche e vivo il calcio in maniera genuina. Ognuno faccia il suo mestiere e chi vuole fare bla bla lo faccia pure”. Chiarissimo…