La Premier veste rosanero, ora è un Palermo sempre più City: «Siamo pronti per tornare al top»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo sempre più City.
Si torna a casa. Dopo 5 giorni di ritiro a Manchester, il Palermo oggi pomeriggio, dopo una sgambata mattutina, rientra in Sicilia. Con la soddisfazione, ulteriore, di aver battuto il Nottingham Forest, anche se nell’1-0 dell’amichevole di ieri, decisa da un gol di Soleri, gli avversari hanno schierato di fatto l’Under 21 oltre a 3 elementi, riserve di solito, della rosa principale. Comunque, il test, o allenamento congiunto, ha detto che il ritiro inglese è stato fruttuoso in vista della ripresa del campionato. Il tecnico Corini ha sintetizzato il bilancio positivo: «Torniamo a casa con la consapevolezza che il City Group crede molto nel Palermo e ce l’ha dimostrato per come ci hanno trattato. Torniamo con la consapevolezza che i miei giocatori lavorano con grande intensità, che ho consolidato un gruppo coeso, e la sensazione di aver creato una base importante su cui costruire il nostro campionato».
Novità Il primo ritiro a Manchester di un club del City Group, ospite del City per quasi una settimana, è di certo un segno di rispetto ed è prestigioso per i rosanero. I dirigenti siciliani, dal presidente Mirri al d.g. Gardini, hanno sottolineato l’importanza anche per loro degli incontri di lavoro con l’a.d. del gruppo Ferran Soriano, che li ha ospitati anche nel suo ristorante catalano di Manchester, Tast, e col direttore tecnico Brian Marwood, d.t. di tutti i club del gruppo. Come ha spiegato Mirri: «Ora alle spalle abbiamo tutto: capacità finanziarie, esperienza, know how, conoscenze profonde. Non dobbiamo avere fretta nel costruire: se vogliamo conquistare la Serie A è per restarci poi a lungo».
Futuro Insomma, ora c’è stabilità, come ha ricordato anche Soriano, bisogna lavorare a fari spenti e provare a capire cosa può servire ancora a Corini per costruire un castello che non sia di sabbia. Passo dopo passo, partita dopo partita – alla Cholo Simeone -, perché è una squadra in divenire. Lo ripetono tutti da Brunori a Segre, da Di Mariano al d.g. Gardini. L’obiettivo è crescere, la squadra e il club, con pazienza. Il modello top c’è davanti agli occhi: il City. Il Palermo deve solo imparare. E come dice il presidente Mirri: «La casa si costruisce dalle fondamenta, non dall’attico vista paradiso». Insomma, non chiedete la luna. Per i tifosi palermitani è già importante essere risaliti dall’inferno. Dovranno avere pazienza. Ma dopo aver vissuto fallimenti e Serie D a Manchester è sembrato di stare sul Gran Paradiso.