L’edizione odierna de “La Nuova Venezia” si sofferma sull’andata dei playout tra Salernitana e Venezia. Quattro giorni per sconfiggere ingiustizie e torti. Quanto accaduto dopo il 13 maggio non ha una logica ed è irrazionale. Cosmi. «Negli ultimi cinque giorni è stato eseguito un lavoro specifico, con test e controlli che ci ha permesso di rimanere concentrati solo sul lavoro, senza pensare al resto. Ho al mio fianco un grande staff, anche se sono giovani, hanno reagito da grandi fornendomi tutti i contributi e le informazioni possibili sui giocatori». Un elogio anche ai tifosi del Venezia. «Hanno fornito le motivazioni per spiegare la loro assenza. In questo contesto, è una delle poche cose da salvare. Sono qui da poco tempo, ma posso dire senza remore o secondi fini che sono orgoglioso di essere il loro allenatore perché hanno dimostrato coerenza e civiltà difficilmente riscontrabili». Lo scorso anno Cosmi si salvò ai playout con l’Ascoli superando l’Entella grazie a due pareggi senza reti. «Sono due partite delle quali è impossibile prevedere lo sviluppo. I playout sono già due gare molto particolari sotto l’aspetto della preparazione e dell’emotività, l’aspetto nervoso conta tanto quello fisico. Ho sempre fatto l’allenatore in condizioni normali, questa non è una condizione normale. Bisogna fare presa sulle emozioni personali, ognuno deve trovare dentro di sé la forza per esprimersi al massimo. In questo contesto è pesante l’assenza di Domizzi, la sua esperienza e il carisma sarebbero stati fondamentali». Domizzi squalificato per stasera, fuori gioco per infortunio Garofalo, Di Mariano e Citro, via con le Nazionali invece Mazan e Vrioni, Pinato è in dubbio , mentre Bentivoglio e Zigoni avevano cominciato a curarsi gli infortuni.