Tacopina non si ferma, continua a far battaglia anche dopo aver perso sul campo contro la Salernitana e aver visto il suo Venezia retrocesso in serie C. Il patron dei lagunari continua a sperare nel Tar e al contempo lancia un affronto ai rosanero, ma soprattutto alla nuova proprietà. Ecco quanto scritto da “La Nuova Venezia”:
“Tacopina non molla, il Venezia non molla. Anche se da ieri si è iniziato a preparare la documentazione per iscriversi al campionato di Serie C. Due le scadenze imminenti: il 17 giugno in cui deve essere presentato l’incartamento richiesto dai Criteri Infrastrutturali sul Penzo, il 24 giugno per presentare la domanda di iscrizione e la fideiussione. Una scadenza, quest’ultima, sulla quale punta il Venezia per verificare se tutte le squadre aventi diritto a partecipare alla Serie B 2019-2020 avranno i requisiti per farlo con riflettori puntati, al momento, su Chievo e Palermo.«Devono presentare soldi veri, adesso», ha sentenziato Joe Tacopina al termine della partita con la Salernitana riferendosi alla nuova società rosanero, che ieri ha visto riunirsi il consiglio di amministrazione per stabilire la data dell’assemblea dei soci nella quale dovrebbero essere immessi denari per la ricapitalizzazione. «I giochi non sono ancora chiusi, non abbiamo ancora smesso di lottare», ha aggiunto a caldo Tacopina, «aspettiamo la sentenza del Tar del Lazio, ma anche l’assemblea della Lega di Serie B per capire cosa potrà accadere all’interno della Lega stessa. E poi voglio vedere cosa accadrà entro il 24 giugno quando scadranno i termini per presentare la domanda di iscrizione al campionato di Serie B».Il presidente arancioneroverde, superata la delusione della retrocessione del campo, ritornerà a lottare in tutte le sedi possibili. Intanto, domenica sera ha glissato sul nome del nuovo direttore sportivo («Non è questo il momento, la partita è terminata da poco»), ma la nomina deve essere rapida e costituirà il primo passo verso la nuova stagione. Con l’obiettivo di non ripetere gli errori della scorsa estate, che hanno portato tre allenatori a succedersi in panchina (Vecchi, Zenga e Cosmi) con il “saluto” anticipato al direttore sportivo (Angeloni) ancora prima della fine del campionato. Poi la questione allenatore: Cosmi rimaneva in caso di salvezza, come stabilito dal contratto. E adesso? Il Venezia si trova nella via di mezzo: deve prepararsi al campionato di Serie C con la speranza di rientrare dalla finestra in Serie B.La retrocessione sul campo contro la Salernitana ha comportato gravi ripercussioni anche sul fronte giocatori, al di là di chi era in scadenza di contratto (Facchin, Domizzi, Bentivoglio, Fabiano, Cernuto, Garofalo e Zampano), guarda caso la vecchia guardia partita dalla Serie C, o di chi era arrivato al Venezia in prestito (Coppolaro, Besea, Segre, Rossi, Citro e Vrioni) che faranno ritorno ai club di appartenenza. Zennaro e Pinato partiranno per il ritiro con Genoa e Sassuolo, e questo era scritto, la mancata permanenza in Serie B fa scattare la clausola che libera anche Schiavone e Bruscagin, entrambi in possesso di accordi pluriennali, mentre viene meno la possibilità di riscattare Fornasier dal Pescara e Mazan dal Celta Vigo, poi c’è Lombardi che aveva sottoscritto un contratto di un anno e mezzo arrivando in prestito dalla Lazio. I giocatori che rimangono sotto contratto sono una decina: Vicario, che però lascerà il Venezia per Cagliari, anche se non c’è ancora l’ufficialità della trattativa, Lezzerini e Bertinato, Modolo, Suciu e St Clair, Bocalon, Di Mariano, Zigoni e Pimenta. Ma quanti accetteranno di rimanere anche nel caso in cui venisse confermata la Serie C? Il Venezia sosterrà il ritiro precampionato a Bedollo per il secondo anno consecutivo, le date saranno ufficializzate a giorni”.