“Non sarà una favola, ma sicuramente una bella storia da raccontare, una storia che ha al centro Marco Pinato. Un giocatore voluto la scorsa estate da Pippo Inzaghi, che lo aveva conosciuto direttamente nelle giovanili del Milan, arrivato in silenzio, dopo una stagione complicata a Latina, complice un grave infortunio al ginocchio. Un jolly a sinistra che poteva garantire a Inzaghi la copertura di tre ruoli. Gli è servito tempo per conquistarsi una maglia da titolare, mezzo girone d’andata vissuto partendo dalla panchina, poi l’esordio dal primo minuto a Terni e una settimana dopo il primo gol al Penzo contro il Carpi. Una crescita costante, quella di Pinato, la conquista della maglia da titolare, il bis a Brescia, poi ancora a segno a La Spezia, qualche settimana dopo lo spavento di Salerno, quando il ginocchio uscì malconcio da un contrasto. Tutto bello, fino alla trasferta di Novara (21 aprile), quel sintetico galeotto complice forse nel cedimento del menisco del ginocchio destro. «Avevo capito che non era un infortunio grave, le sensazioni erano diverse rispetto a un anno fa…». Il Venezia era ancora in corsa per i playoff, la stagione di Marco Pinato poteva essere terminata in anticipo. «E invece i miei compagni sono stati straordinari, centrando i playoff, mi hanno permesso di rientrare». Sospiro di sollievo anche per Inzaghi. «Se andiamo ai playoff, ci sarà anche Pinato» disse il tecnico quando lo staff medico formulò la diagnosi. L’intervento al menisco, a Bologna, effettuato dal professor Marcacci, giovedì 26 aprile, e ventiquattro ore dopo Pinato era già in tribuna al Penzo, sorreggendosi con le stampelle. «Mi è sembrato il minimo essere presente subito contro il Palermo. Non potevo dare il mio contributo in campo, ma volevo essere partecipe con la squadra». Un altro segnale della compattezza e dell’unità dello spogliatoio del Venezia. La bella storia di Marco Pinato ha segnato un altro capitolo l’altro ieri sera: minuto 23′ del secondo tempo, D’Angelo lo manda in campo al posto di Suciu, minuto 37′ il centrocampista segna in contropiede il terzo gol al Perugia. «Gli infortuni purtroppo devono essere messi in preventivo, non ci si può fare niente, bisogna essere ludici e imparare a gestire situazioni del genere. Un rientro del genere è bellissimo, si sta male quando si è fuori». Eliminato il Perugia, adesso doppio confronto con il Palermo. «Una squadra che si presenta da sola, basta leggere i nomi della rosa. Due pareggi non bastano, dovremo vincere una partita per forza, ci giocheremo la semifinale sperando di andare avanti. In campionato ci siamo imposti con un gran ritmo, faremo il bis»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Nuova Venezia”.