Dopo un avvio di campionato lontano dal terreno di gioco a causa di un problema muscolare, Andrea Schiavone ha giocato due partite di fila con la maglia del Venezia e adesso è pronto a sfidare anche il Palermo. Di seguito un’intervista al centrocampista dei lagunari, rilasciata ai microfoni de “La Nuova Venezia”: «Sono contento, anche perché sono state due gare complicate. Sto finalmente trovando quella continuità che raggiungi solo giocando, anche se mi rendo conto che posso migliorare ulteriormente. Domenica mi sono sentito molto coinvolto nel gioco, ho toccato davvero tanti palloni». Nel derby ha provato a sorprendere il portiere del Verona. «Il tiro dalla lunga distanza è nelle mie corde, soprattutto sul calcio di punizione avrei potuto fare meglio. Volevo tenere la palla bassa, tenendo conto delle condizioni del campo, avrei voluto far rimbalzare il pallone davanti al portiere, invece è rimasto in aria». La reazione della squadra con l’arrivo di Walter Zenga si è vista. «Ci ha trasmesso una bella carica, non ci siamo disuniti nemmeno dopo il gol del Verona. Dobbiamo stare stretti e compatti, il modulo è cambiato rispetto a prima, siamo sempre noi gli interpreti in campo. Il punto conquistato in rimonta contro il Verona, ma soprattutto la prestazione, ci ha ridato grande morale, andiamo a Palermo con nuove convinzioni. Se il pareggio ottenuto con il Livorno, è stato una mezza delusione, quello ottenuto con il Verona ha un peso specifico superiore». Nella passata stagione Schiavone impattò il match di Palermo con il Cesena compromettendo ancora di più la corsa dei rosanero verso la promozione diretta. «Noi stavamo ancora lottando per salvarci, quel punto per il Cesena fu fondamentale. Fu una partita difficile, terminata senza reti, anche se il Palermo fallì un calcio di rigore. In Serie B non si può guardare chi hai di fronte, qualsiasi squadra è da affrontare con attenzione e determinazione, anche se siamo consapevoli che il Palermo è stato costruito anche quest’anno per salire di categoria, ma potremo anche approfittare del fatto che il Palermo può avvertire la pressione di giocare in casa».