La Nuova Venezia: “Il Venezia prende tempo. Panchina traballante. Rogg: «Il presidente è preoccupato»”
“La caduta del Venezia non si arresta, segnali di un altro terremoto però non ce ne sono, a oggi, anche se la panchina di Zenga non è solidissima dopo la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare. Il presidente Joe Tacopina è a New York, ha assistito alla partita contro il Verona in televisione e alla fine si è confrontato con l’amministratore delegato Andrea Rogg. Non ha inviato, invece, il messaggio dagli Usa che era facile aspettarsi. «Il presidente è preoccupato, come è ovvio che lo siamo tutti» ha spiegato Rogg ieri nel tardo pomeriggio «la squadra ha comunque avuto una reazione a Verona. Ci siamo confrontati alla fine della partita per un’analisi lucida di quanto avevamo visto in campo». Qualche segnale positivo da parte della squadra c’è stato al Bentegodi, soprattutto nel secondo tempo, mentre segnali di un cambio di rotta con un nuovo timoniere al momento non ci sono, anche se questa situazione di classifica tiene Tacopina sui carboni accesi. Il Venezia di Verona ha l’attenuante di una difesa inedita (Bruscagin, Modolo, Domizzi e Garofalo contemporaneamente out), anche se Coppolaro e Cernuto hanno offerto due prestazioni di grande sostanza. Incassare un gol a Verona, seppur in maniera un po’ rocambolesca, ci sta, la volontà di reagire c’è stata, ma i pericoli per Silvestri sono arrivati solo dalle conclusioni dalla lunga distanza di Lombardi. E’ dalla metà campo in su che il Venezia deve aumentare la sua pericolosità, il suo cinismo. Oggi Zenga ritornerà al Taliercio per iniziare a preparare la partita contro il Palermo, ma il tecnico ha iniziato a pensare alla gara con i rosanero già nel post gara del Bentegodi. E’ lui il primo a non essere soddisfatto di aver vinto una sola volta da inizio dicembre, è sicuro di tirare fuori la squadra da questa situazione, ma sa anche che la pazienza di Tacopina non è infinita. Ovvio che il Venezia non può farsi trovare spiazzato nel caso di un’altra sconfitta con il Palermo, ci sono allenatori che si propongono, altri che vengono sondati (girano i nomi di Aglietti, Cosmi o De Biasi). Stefano Vecchi, dopo l’esonero, è ancora legato contrattualmente al Venezia, ma un ritorno dell’ex tecnico arancioneroverde non sembra plausibile nemmeno se Tacopina optasse per un altro avvicendamento in panchina. Una caduta verticale che si è accentuata dopo il derby. «Era impensabile dopo la gara con il Padova» ha aggiunto Andrea Rogg. Tutto vero, ma la caduta in verticale c’è stata, ed ancora in atto”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Nuova Venezia”.