L’edizione odierna de “La Nuova Sardegna” si sofferma sulla gara persa dal Palermo contro il Cagliari.
Tutto in mezz’ora. Zero a zero dopo novanta minuti, si va ai supplementari. Ed è giá una lotteria ancora prima dei rigori con le squadre affaticate e lunghe lunghe. Serve l’episodio. Ed arriva: è la zuccata vincente di Dossena di testa al decimo del primo tempo. Poi però il Palermo la raddrizza alla fine del secondo tempo extra con Soleri è il 122’. Quando l’arbitro sta per mandare tutti ai rigori, ecco il gol e il protagonista a sorpresa: Di Pardo. Cross da sinistra di Luvumbo. E lui insacca. è il 123’. Si qualifica così il Cagliari in Coppa Italia alla prima uscita ufficiale della stagione. Contro il Palermo è due a uno: un risultato che significa sedicesimi di finale. Ma dalla gara di Coppa Italia un campanello di allarme: entusiasmo e voglia di fare ci sono, ma forse al momento per la A c’è bisogno di qualche rinforzo. I nuovi? Solido Augello. Tanta voglia di mettersi in mostra e buoni spunti per Sulemana e Oristanio con intesa e meccanismi però ancora da oliare. Shomurodov? Mezz’ora e qualcosa, non è in forma ma qualche movimento è promettente.
Spaventa davanti la solitudine del numero 30, Pavoletti. Serve aiuto lì, in attacco. Almeno in attesa di Lapadula. Due mesi e un giorno dallo spareggio promozione contro il Bari. Ma l’entusiasmo è sempre quello: stadio pieno (la curva aperta in extremis è stata subito riempita quasi tutta) ancora in clima playoff con tifosi da tutta la Sardegna che sono tornati a casa alle tre del mattino pur di non mancare all’appuntamento con l’esordio stagionale del Cagliari in Coppa contro il Palermo. Uno striscione in curva dedicato a Luca, tifoso di Capoterra ucciso da una coltellata all’uscita dalla discoteca.
Con un coro e un’ altra scritta dal messaggio molto chiaro: “Siamo contro le lame”. Dagli spalti al campo. Che non ci siano molti attaccanti si vede dalla formazione iniziale. Punta vera c’è n’è solo una: Pavoletti. Con lui Oristanio che però la palla va a cercarla soprattutto tra le linee visto che la tre quarti ce l’ha nel Dna e nelle abitudini. Nel primo tempo è tutto un cercare Pavoletti. Anche se poi negli schemi d’attacco c’è il moto perpetuo di Oristanio per favorire le incursioni da destra di Nandez e da sinistra di Azzi. In porta c’è Radunovic. E il primo intervento decisivo è il suo, su Brunori: una bella parata per ricominciare la stagione.
Il Cagliari però ha l’occasione delle occasioni per in mani in area di Mateju al 22’. Decide il Var. Ma non ci sono nè Lapadula nè Viola e quindi dal dischetto tocca a Pavoletti. Il tiro non è eccezionale, Pigliacelli la prende. Sulla respinta la palla sospinta da Pavoletti finisce sul palo. Chance sprecata. Il Cagliari ha provato a “fare” la partita. Però il Palermo compatto ed equilibrato è sempre rimasto in partita senza farsi schiacciare. Anzi, poco prima dell’intervallo, ha fatto tremare il Cagliari altre due volte. Palermo intraprendente e pericoloso anche nella ripresa. Zero a zero al 94’ Poi supplementari con emozioni stile playoff. Con Dossena che regale la prima gioia. Ora il Torino, sabato in campionato.