L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla promozione in D della Nissa.
Dopo sedici anni la Nissa vince il campionato di Eccellenza e ritrova la Serie D, campionato in cui la società presieduta da Luca Giovannone manca da ben nove anni. Alle 17.52 il Tomaselli é esploso in una gioia sfrenata con il pubblico nisseno che aspettava da inizio anno questo giorno di festa con seimila spettatori che sono esplosi in un bagno di folla al triplice fischio finale dell’arbitro.
Una squadra che ha primeggiato dall’inizio. La formazione biancoscudata ha collezionato 25 vittorie su 28 giornate, collezionando due pareggi e la sconfitta in casa contra il Pro Favara che poteva destabilizzare il gruppo nisseno che ha trovato però più forza e determinazione da quella sconfitta.
Dopo il triplice fischio finale di Nissa-Supergiovane Castelbuono è partita la festa del gruppo biancoscudato. A partire dal presidente Giovannone che ha dichiarato: «Questa vittoria era nei nostri programmi societari da inizio anno. Adesso ci prepariamo a programmare la prossima stagione consapevoli di agire sul mercato per rinforzare una rosa già ultra competitiva. Quando sono venuto a Caltanissetta il mio obiettivo era quello di portare la Nissa a grandi livelli ed è quello per cui sto lavorando nel breve e lungo termine. Questa città ha bisogno di grande calcio e anche oggi ho visto un Tomaselli stracolmo che non meritava di militare in Eccellenza e adesso parte la nostra avventura».
Sulla stessa linea il tecnico Nicolò Terranova: «Mi godo la mia seconda da promozione in due anni dopo quella con l’Akragas. I ragazzi mi hanno seguito in tutto e per tutto e siamo stati una macchina perfetta quasi senza punti deboli. E per questo ringrazio la società e tutto il mio staff che mi hanno messo a disposizione una grande squadra e questa città che merita la serie D. Nel mio futuro c’è ancora la Nissa». Il direttore sportivo Russello ha detto: «In estate dove abbiamo allestito un grandissima squadra. Il mio futuro lo deciderò insieme alla società ma credo di restare ancora alla Nissa».