La Nazione: “Terremoto in D. Compravendita di partite dello scorso anno, diversi nei guai!”

Un nuovo terremoto fa tremare il calcio dilettantistico toscano. Secondo quanto riporta “LaNazione.it”, l’epicentro è a Viareggio: è qui che la procura di Lucca contesta alla spina dorsale della defunta società bianconera costituita nel 2014, niente meno che l’associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Nella stagione 2018-2019 la dirigenza del Viareggio ha provato partita dopo partita a comprare la salvezza in Serie D, alla fine la stagione si è conclusa con la retrocessione in Eccellenza. In molti casi sono stati coinvolti tesserati di altre società toscane e umbre, ma fortunatamente senza successo. Undici gli indagati, sei le partite sott’inchiesta. Gli indagati sono Volpi, Lazzarini, Petrollini, Aiello, Macchetti, tutti facenti parte del Viareggio, mentre è stato coinvolto anche l’allenatore dello Sporting club Triestina, Leonardo Bambini e Enrico Cerbella. Indagati anche l’agente Fifa Daniele Piraino e l’ex difensore della Massese Alessio Mariotti; il dirigente sportivo senese Fabio Anichini, il ds dello Scandicci Mirko Garaffoni. il triumvirato Volpi-Lazzarini-Petrollini è accusato di aver dato ordine all’allora allenatore Aiello di accordarsi per un pareggio nel match casalingo con lo Sporting Trestina (3 marzo 2019). Nonostante i contatti con presidente e allenatore avversari (indagati), gli umbri vinceranno 1-0. Il 31 marzo, i dirigenti viareggini avrebbero tentato di agganciare un giocatore del Bastia per pilotare il risultato. Anche stavolta però il tentativo fallisce, e il Bastia vince 3-1.

Dalla stazione di Santa Maria Novella, hanno ricostruito gli inquirenti, viene accompagnato ad Agliana ed il tragitto sarebbe servito “per proporgli un accordo” per la vittoria del Viareggio la domenica successiva. Iacobelli dice no e l’Aglianese vincerà 3-0. Per il derby con la Massese, i dirigenti bianconeri avrebbero provato a ‘comprare’ due difensori che, per 6/8mila euro si sarebbero dovuti prestati a provocare un rigore per il Viareggio. Il massese Mariotti sembra d’accordo, ma, annota il pm, “stante il suo scarso rendimento veniva sostituito dal proprio allenatore all’inizio del secondo tempo”. La partita finirà 0-0. Pareggio (2-2) anche con la Pianese, il risultato che avevano tentato di ‘acquistare’ i viareggini prima cercando un colloquio con l’allenatore in seconda, poi a partita in corsa con il mister, ricevendo due rifiuti. L’ultima partita. All’epilogo del campionato, con lo Scandicci, per scongiurare la retrocessione diretta, il Viareggio avrebbe messo sul piatto 5mila euro: proposta formalizzata, secondo la procura lucchese, in un incontro tra Petrollini e il ds Garaffoni all’hotel Delta Florence di Calenzano. E pareggio, in effetti, fu. Anche se non basta a salvarsi: nel successivo spareggio, i bianconeri perderanno. La retrocessione sarà l’inizio della fine.