La Nazione: “Spezia, valore della rosa in picchiata: liguri secondi dietro al Parma. Palermo quinto”
L’edizione odierna de “La Nazione” si sofferma sul valore dello Spezia.
Già la retrocessione è un evento economicamente nefasto, ma è interessante notare come le valutazioni stiano quasi tutte scendendo. Quelle dei giovani, che dovrebbero salire più velocemente, sono tutte ferme. Lo spazio per le plusvalenze sembra essersi annullato, con prospettive pesanti a gioco lungo, a meno di una riscossa dal campo e magari un cambio di rotta all’insegna della competenza e della passione, qualità che sembrano mancare in questa fase.
Con numeri espressi in milioni, già in porta abbiamo la prima svalutazione, con Dragowski, pagato 2, che attualmente viene valutato 3,2 (nel giugno 2021 valeva 16!) ma per il quale, in caso di cessione, è previsto il versamento della metà alla Fiorentina. Nikolaou, con Sher forse una delle peggiori valutazioni fatte da Pecini, preso dall’Empoli con il disperso Mraz in cambio di un mucchio di soldi e del validissimo Ismajli, è sceso da 3,5 a 2,8. L’infortunio ha fatto crollare la quotazione di Wisniewski da 4 a 2,2: da notare che il Venezia lo aveva preso a titolo gratuito sei mesi prima con un valore teorico di 1,5. Reca da 4 a cui è stato preso, ora vale 2,3 e il suo rendimento disastroso di questo inizio di stagione non fa prevedere una ripresa.
La situazione di classifica da play-out non si giustifica certo con il valore teorico dell’intera rosa dato dal sito Trasfermarkt: lo Spezia è secondo, con 41,6 milioni, dietro al Parma (53,6) e appena davanti alla Cremonese (40,7). Poi la Samp (32,7) e il Palermo (32,3). Se pensiamo alla rumba del Catanzaro (16), alla vittoria della Reggiana (17), ai tre gol presi dal Sudtirol (13) viene da pensare. Almeno il Como (28,9) e il Venezia (26,8), pur battendo lo Spezia, non avevano un gap così enorme.