L’edizione odierna de “La Nazione” si sofferma sulla gara che lo Spezia giocherà contro il Palermo.
Cosa può cambiare l’inerzia di una stagione a basso ritmo? Per lo Spezia di Alvini il ritorno al Picco potrebbe già essere un primo scossone, dopo i miseri 6 punti ottenuti nelle prime 8 gare stagionali dello Spezia, 2 dei quali nelle ‘casalinghe’ del Manuzzi. Non un cammino da promozione diretta, neanche da playoff, questo è sicuro. Qualcosa è mutato, sicuramente, perché nei periodi neri di qualche settimana fa, il palo di Esteves avrebbe mandato il pallone alle spalle di Zoet. E la fortuna è una componente decisiva nel calcio. Però, di tiri nello specchio avversario ne arrivano sempre e comunque troppo pochi, anche se una certa stabilità, con il modulo e con gli elementi che vanno a ricoprire i vari ruoli, il tecnico pare averla trovata.
Certamente, qualcosa in più, dovrebbe darlo chi entra bello fresco a sostituire i compagni che hanno giocato dall’inizio. Eppure no, l’unica cosa che riescono a rimediare tre dei cinque subentrati di ieri, sono due cartellini gialli e uno rosso. Azioni degne di nota praticamente nessuna, sprint e incisività latitanti. Poi, sicuramente alcuni (Verde in primis) deludono perché hanno sempre avuto una magica caratteristica (persa): quella di poter incidere sul match pure in pochi istanti. A Palermo sarà davvero una bella occasione per dimostrare che qualcosa è si è veramente evoluto e le ambizioni rimanere concrete. Poi, per tutto il resto, c’è il Picco. I campionati si possono anche vincere in casa. Quella vera però.