La Nazione: “Rivoluzione Perugia: via Castori e Castagnini”
L’edizione odierna de “La Nazione” si sofferma su quella che sarà una vera e propria rivoluzione in casa Perugia.
Il club dopo il flop sceglie il silenzio che però non sempre paga. In attesa di eventuali offerte, il presidente riparte. Il silenzio non è sempre d’oro. La società ha scelto di non parlare dopo il tonfo in serie C. Una decisione che lascia perplessi. Magari può essere comprensibile far passare qualche ora prima di prendere la parola, per evitare di non essere particolarmente lucidi. Ma il silenzio non è mai la scelta giusta dopo un fallimento sportivo così pesante. Doverosa l’assunzione di responsabilità di fronte alla piazza.
Intanto a Pian di Massiano prende piede la rivoluzione. In attesa di sviluppi societari che potrebbero non arrivare, Massimiliano Santopadre resterà al timone del club da separato in casa e con alcune certezze sul futuro. Intanto si chiude dopo una stagione fallimentare il rapporto con Fabrizio Castori. L’allenatore aveva firmato per un anno con opzione, che fosse in caso di play off o di salvezza, cambia poco visto che il Perugia è retrocesso in serie C. Un addio, stavolta, senza grossi rimpianti.
Un’altra partenza certa sarà quella del direttore sportivo Renzo Castagnini arrivato in corsa dopo la chiusura del rapporto con Marco Giannitti. Castagnini aveva sottoscritto un contratto di un anno con opzione di rinnovo in caso di salvezza che purtroppo non si è verificata. Per il diesse si parla di un interesse da parte del Vicenza. Quindi si libererà anche la casella del direttore sportivo.