L’edizione odierna de “La Nazione” si sofferma sul Pisa e le trattative di calciomercato.
Si complica la strada che porta all’ufficializzazione di Andrea Barberis, 29 anni, svincolatosi dal Monza ed ex nerazzurro dei tempi della presidenza Battini. Il calciatore infatti, secondo quanto si apprende, non ha superato le visite mediche e sarebbe stato necessario approfondire con nuovi esami la sua situazione, sulla quale non sono stati resi noti dettagli, nei giorni scorsi. Ecco spiegati i ritardi per il suo approdo in nerazzurro, dato che il calciatore è a Pisa da lunedì e, prima di lui, è stato ufficializzato con tempi molto più rapidi, ad esempio, Tommaso Barbieri dalla Juve, ma anche Alessandro Arena, dal Gubbio.
L’affare Barberis però ad oggi non è ancora saltato e la società nerazzurra spera di poterlo ufficializzare comunque entro lunedì, dopo gli approfondimenti del caso. Esiste comunque anche un precedente che riguarda lo stesso giocatore, risalente solo a un anno fa. Al tempo della trattativa con l’Hellas Verona infatti l’affare tra il Monza e i veneti saltò proprio per le visite mediche di Barberis che rimase in Brianza fino alla scadenza del contratto. Intanto, dopo i primi giorni di ritiro a Rovetta, si ferma Arturo Calabresi. Il ragazzo, 27 anni, si dovrà operare al menisco dopo un infortunio occorso dopo la prima amichevole contro l’Us Rovetta.
“Il calciatore ha riportato una lesione meniscale al ginocchio destro – rende noto la società attraverso un comunicato -. Sarà operato nella giornata di lunedì prossimo dallo staff del dottor Guardoli e inizierà poi il percorso riabilitativo con lo staff medico della Società; i tempi di recupero sono stimati intorno ai 45 giorni”. Guardoli, ortopedico di livello nazionale, fa parte del gruppo OTB di Borgo Val di Taro, in qualità già di consulente responsabile della prima squadra. Ecco perché, probabilmente, i nerazzurri hanno voluto raddoppiare e, dopo Barbieri, si sono ributtati anche su Esteves, sul mercato. Tuttavia non preoccupa la situazione di Calabresi perché, per interventi di questo tipo, il recupero completo si può raggiungere in tempi relativamente brevi e, approfittando del probabile slittamento dei campionati a settembre, la società ha voluto tutelarsi risolvendo una problema figlio anche di una situazione che il giocatore si portava dietro da tempo, come fu per Torregrossa che, nel dicembre scorso, subì lo stesso tipo di intervento.