“UNA FINALE, per il Palermo. Un modo per chiudere degnamente una stagione a due facce, per i viola. Fiorentina-Palermo avrà, domenica, un doppio valore. Per i rosanero una vittoria potrebbe voler dire Serie A. Per i gigliati tre punti significherebbero salutare il Franchi (e forse Sousa) senza contestazioni. Nel mezzo un ex di lusso, come Alberto Gilardino, che tornerà a Firenze e che sarà applaudito dal popolo viola. Ballardini si affida alla sua personalità, ai suoi gol, per sperare ancora in una salvezza che fino a poche settimane fa sembrava quasi impossibile da raggiungere. Sousa da oggi comincerà a lavorare sulla partita, anche se la testa di tutti sembra ormai proiettata al futuro. Il quarto posto è ormai lontanissimo, ma matematicamente ancora qualche chance esiste. E poi c’è il Sassuolo la dietro, che più del Milan potrebbe infastidire in questo finale di stagione. PER L’ULTIMA apparizione stagionale al «Franchi» l’allenatore schiererà la migliore Fiorentina, tornando alla coppia di centrocampo Vecino (che potrebbe rientrare)-Badelj, dando fiducia a Kalinic in attacco e riproponendo ancora Zarate. Che sembra essere il più in forma del gruppo. E poi Bernardeschi, che in queste ultime due gare di campionato si giocherà anche la possibilità di esserci all’Europeo. Possibilità e stimoli da trovare negli ultimi 180 minuti dell’anno. Prima delle vacanze, prima della nuova Fiorentina. Che ripartirà, probabilmente, da molti cambiamenti. Prima, però, Palermo e Lazio. Per chiudere, almeno in modo degno, una stagione cominciata in modo trionfale e terminata con tanti, troppi punti interrogativi”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Nazione”.