L’edizione odierna de “La Nazione” si sofferma sulla Lucchese che avrebbe messo gli occhi su Stefano Di Benedetto, attuale tecnico della Primavera del Palermo.
Ecco quanto si legge:
l Lecco allenato da Luciano Foschi ha sovvertito ogni pronostico ed ha conquistato la promozione in “B”, dopo 50 anni e dopo aver vinto la finale play-off, sia all’andata che al ritorno, contro il favorito Foggia. Ecco, dunque, le quattro squadre salite tra i cadetti dalla “C”: Reggiana, Feralpisalò e Catanzaro direttament; da ieri anche il Lecco. E’ calato, così, definitivamente il sipario sulla stagione 2022-2023. Da domani inizierà quella 2023-2024, con le sessanta (per ora) società che dovranno presentare la domanda di ammissione al prossimo campionato di serie “C”. Tra queste ci sarà sicuramente la Lucchese che ha completato, nei giorni scorsi, tutta la documentazione richiesta ed ora aspetta la conferma ufficiale da parte delle autorità competenti.
Ma quella che inizia si annuncia come una settimana cruciale per il calcio rossonero, con la “troika” dirigenziale, formata dal presidente Andrea Bulgarella, dall’amministratore delegato Ray Lo Faso e dal direttore generale Giuseppe Mangiarano, chiamata a sciogliere i nodi che riguardano il direttore sportivo (Evacuo è finito nel mirino della Juve Stabia) e l’allenatore che prenderà il posto di Maraia. E, a proposito del futuro trainer, il “borsino” ha fatto registrare, ieri, un sorpasso da parte di Stefano Di Benedetto nei confronti di Francesco Modesto, accostato all’Atalanta “B”, nell’ ipotesi che il club lombardo prenda il posto del Pordenone che non si iscriverà alla serie “C”. E, allora, diamo un’ occhiata al curriculum di Stefano Di Benedetto che, dal 2012 al 2015, ha allenato le giovanili del Trapani. E’, dunque, un tecnico che il presidente Bulgarella conosce bene. Arrivato a Palermo, dopo l’esperienza nelle giovanili del Parma, Di Benedetto ha guidato la formazione rosanero dall’agosto del 2021 e la prima squadra, ad interim, dal 28 luglio al 7 agosto 2022, dopo le dimissioni di Silvio Baldini. Successivamente ha lasciato il posto a Corini ed è tornato ad allenare la “Primavera” che ha portato al trionfo nella finale play-off contro il Bari, ottenendo la promozione in “Primavera 2”.
L’allenatore rosanero è noto per il suo calcio estremamente offensivo. Con il Palermo “Primavera” Di Benedetto ha utilizzato, per lo più, il “3-4-3”, modulo in cui sia gli esterni bassi che quelli alti hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo della manovra offensiva. Quel gioco d’attacco che piace tanto al presidente rossonero. E’ ovvio che, per realizzare quel tipo di gioco offensivo, efficace e al tempo stesso spettacolare, servono gli interpreti giusti e che dovranno essere scelti dai responsabili dell’area tecnica.