La Lega vara la sua riforma: la A ancora a 20 squadre

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla riforma dei campionati.

Come promesso, la Serie A ha inviato ieri alla Figc la sua proposta di riforma del calcio italiano, un documento di 18 pagine, che riassume le idee di via Rosellini sul futuro del nostro pallone. I punti salienti? La conferma delle 20 formazioni al via del massimo campionato (ma la diminuzione dei club nelle serie inferiori e delle partite delle nazionali), un impulso forte all’ammodernamento delle infrastrutture, lo sviluppo del progetto legato alle seconde squadre e al calcio femminile oltre alle proposte per Fifa e Uefa (ma in realtà da rivolgere all’Ifab) sul tempo effettivo e sul Var a chiamata da parte delle squadre. «Investire sulle infrastrutture, trovare nuove risorse per aumentare i ricavi, ma al tempo stesso ridurre i costi e investire sui giovani sono punti chiave per il nostro futuro”», ha detto in conferenza stampa il presidente Lorenzo Casini. In Figc si aspettavano una proposta di riforma condivisa con le altre Leghe e che entrasse più in profondità.

Resta il fatto che la Serie A ha davvero voglia di chiudere il periodo di crisi e per questo spera anche nell’aiuto del governo. «Dalle interlocuzioni istituzionali che abbiamo avuto – ha proseguito Casini – non c’è stato alcuno stop nel voler risolvere la questione dei pagamenti in sospeso con lo Stato. Non farei confusione con eventuali pareri negativi su specifici emendamenti perché il ministro Abodi vuole risolvere il tema».