La Kings League, la competizione di calcio creata da Gerard Piqué e la sua società Kosmos, è pronta a fare il suo debutto in Italia, dimostrando come questo innovativo format stia diventando un fenomeno globale. Come riporta L’Economia de Il Corriere della Sera, la Kings League vedrà la partecipazione di Lamine Yamal, giovane promessa del Barcellona, che sarà il proprietario di una delle squadre partecipanti.
Gerard Piqué, ideatore della Kings League, ha dichiarato: «Non mi aspettavo che potesse piacere così tanto. È iniziata più di un anno e mezzo fa, come un’idea per combinare il mondo digitale con il calcio tradizionale. Ora siamo diventati globali». Questo successo ha attirato l’attenzione di investitori internazionali, che hanno garantito un finanziamento di 60 milioni di euro per l’espansione della competizione in altri paesi, tra cui l’Italia.
Stelle del calcio e il coinvolgimento globale
La Kings League si distingue per la partecipazione di grandi nomi del calcio, sia attuali che del passato, come Francesco Totti, che guida gli Stallions, e Andrij Shevchenko. Piqué ha spiegato che l’obiettivo è replicare il successo già ottenuto in Spagna e America Latina, con l’intento di portare il progetto in nuovi mercati, inclusa l’Italia. «Il progetto è complementare al calcio tradizionale – ha detto Piqué – le nuove generazioni vogliono contenuti rapidi e divertenti, e noi mixiamo lo show con la competizione sportiva».
Francesco Totti è una figura emblematica per la Kings League, affiancato dallo streamer italiano Blur, che rappresenta una delle tante collaborazioni di successo tra celebrità del calcio e personalità del mondo digitale. «Francesco è una leggenda, chiunque della mia generazione ha sognato di essere come lui», ha aggiunto Piqué, sottolineando il connubio tra mondo reale e virtuale che caratterizza questa competizione.
Un progetto che guarda al futuro del calcio
La Kings League rappresenta un nuovo modo di vivere il calcio, pensato per le nuove generazioni. I partecipanti possono prendere decisioni che spaziano dall’acquisto di giocatori fino alla creazione di nuove regole, in un format che unisce la realtà ai videogiochi. Questo approccio ha catturato l’interesse di molti volti noti del calcio mondiale, come Zlatan Ibrahimovic, nominato “il presidente dei presidenti”, Neymar, Casillas e Hazard. Tuttavia, Piqué ha un sogno più grande: coinvolgere Lionel Messi, suo ex compagno di squadra, nel progetto una volta che l’argentino avrà concluso la sua carriera da giocatore.
Ombre e successi nell’impero di Piqué
Nonostante il successo della Kings League, non tutto è stato semplice per l’ex difensore del Barcellona. In Spagna, Piqué è sotto indagine per presunti illeciti riguardanti l’assegnazione della Supercoppa all’Arabia Saudita, e il suo progetto legato alla Coppa Davis di tennis non ha raggiunto i risultati sperati. «Quell’esperienza ci ha insegnato molto. Abbiamo capito che volevamo creare qualcosa da zero, con la possibilità di essere flessibili», ha spiegato Piqué.
Con la Kings League, Piqué continua a dimostrare la sua capacità di innovare e di influenzare il futuro del calcio, confermandosi non solo come ex campione sul campo, ma anche come imprenditore di successo.